È in atto una vera e propria crisi mondiale della salute mentale, soprattutto fra giovanissimi, e la pandemia e’ la causa scatenante. L’allarme arriva dal
Congresso nazionale della Societa’ Italiana di
NeuroPsicoFarmacologia (Sinpf): l’incidenza di depressione e
ansia fra adolescenti e’ raddoppiata rispetto a prima della
pandemia e un’ampia metanalisi appena pubblicata su JAMA
Pediatrics, che ha incluso 29 studi condotti su oltre 80.000
giovani, ha dimostrato che oggi un adolescente su 4, in Italia e
nel mondo, ha i sintomi clinici di depressione e uno su 5 segni
di un disturbo d’ansia. Questo diffuso disagio mentale rischia
di mettere una seria ipoteca sulla salute futura dei ragazzi.
La probabilita’ di disturbi mentali e’ particolarmente alta fra
i ragazzi piu’ grandi, che piu’ dei bambini, spiegano gli
psichiatri, hanno risentito delle restrizioni. Tutto questo e’
confermato anche da un secondo studio, su 1500 bambini e
adolescenti, pubblicato sul Journal of the American Academy of
Child and Adolescent Psychiatry. Una situazione che potra’
purtroppo avere conseguenze negative sul lungo periodo: e’ stato
infatti dimostrato che soffrire di depressione durante
l’infanzia e l’adolescenza si associa da adulti a una salute
peggiore, mentale e non solo, e a maggiori difficolta’ nelle
relazioni. È percio’ necessario, e’ il monito degli specialisti,
“intercettare il disagio nei ragazzi e intervenire con gli
strumenti piu’ adeguati”.
“Tutte le ricerche concordano: con la pandemia un’allarmante
percentuale di giovanissimi sta manifestando i segni di un
disagio mentale – spiega Claudio Mencacci, co-presidente Sinpf e
direttore emerito di neuroscienze e salute mentale all’ASST
Fatebenefratelli-Sacco di Milano -. I tassi di depressione e
ansia che si registrano sono direttamente correlati alle
restrizioni: si impennano cioe’ quando viene impedita la
socialita’ , quando si deve tornare alla didattica a distanza,
quando non si possono coltivare le relazioni con i coetanei. A
pagare il prezzo piu’ alto sono i ragazzi della scuola secondaria
superiore, una fase essenziale per le nuove esperienze e per i
primi traguardi: non vivere nella normalita’ ‘pietre miliari’
come l’esame di maturita’ o i primi amori per la psiche di un
giovanissimo e’ assimilabile a un lutto e come tale puo’ essere un
fattore scatenante di ansia e depressione. Molti possono avere
sintomi di disagio mentale che poi si risolvono, ma tanti stanno
mostrando di non riuscire a uscirne. Senza contare coloro che
erano gia’ fragili prima del Covid, per i quali la pandemia e’
stata ancora piu’ difficile da affrontare. Tutti devono essere
intercettati e aiutati”. E quando il solo percorso
psicoterapeutico non basta, anche i farmaci possono essere
d’aiuto. “Il dibattito sulla prescrizione degli antidepressivi
in infanzia e adolescenza e’ ancora aperto: alcuni sono approvati
per l’impiego in questa fascia, altri vengono comunque
utilizzati off label”, affermano Mencacci e Matteo Balestrieri,
co presidente Sinpf. Gli antidepressivi, concludono, “possono e
devono essere somministrati a un adolescente se e’ opportuno, ma
occorre sempre un attento monitoraggio ed un percorso di cura
che tenga conto della situazione emotiva e cognitiva”.