Tra le mete da non perdere a Napoli e la terza attrazione, in Italia, preferita dai viaggiatori. Sono le Catacombe di San Gennaro, nel Rione Sanita’à, a Napoli, che, nel 2016, hanno fatto registrare un flusso turistico di 80mila
visitatori. E a determinare il successo del sito sono Lonely Planet, casa editrice specializzata in guide turistiche, e Trip Advisor. A determinarlo e’ la classifica “Attractions Trend Index” che viene compilata in base al maggior incremento di interesse turistico da parte dei visitatori del sito. Le Catacombe di San Gennaro, accessibili ai diversamente abili, sono seconde, stando alla classifica, alla Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma e alle Cascate del Mulino a Saturnia, in Toscana.Sono i ragazzi de La Paranza, onlus che si occupa del sito, ad avere diffuso i dati,  ottenuti da un sistema informatizzato di cui dispongono che che indica la provenienza del visitatore e il modo in cui e’ venuto a conoscenza delle Catacombe di San Gennaro. La cooperativa La Paranza nasce nel 2006 con lo scopo di creare opportunita’à di lavoro sul territorio del Rione Sanita’à, attraverso la valorizzazione del patrimonio storico-artistico di uno dei quartieri di Napoli in cui e’ piu’ evidente la convivenza tra grandi differenze socio-culturali ed enormi risorse. Sono stati i ragazzi della cooperativa ad aver portato avanti i progetti di pulizia delle Catacombe, rimaste chiuse per anni,  per restituirle prima alla citta’à, poi ai turisti. E assieme a loro, in questo percorso, c’erano Fondazione con il Sud e l’Altra Napoli Onlus. Nel 2006, primo anno di attivita’à, la cooperativa era composta da 5 volontari e accoglieva 10.000 visitatori. Un flusso turistico arrivato a 80mila presenze nel giro di dieci anni. Nei 10 anni di attivita’à, sono stati recuperati oltre 10mila e 500 metri quadri di patrimonio, e questo, grazie a donazioni private, affreschi, mosaici, luoghi d’arte abbandonati hanno ritrovato la luce.