Anche le cellule dei tumori del colon metastatici piu’ irriducibili, che non si arrendono neppure di fronte alle
terapie piu’ efficaci, hanno un tallone d’Achille: i segnali
molecolari che aiutano queste cellule a trovare una nicchia in
cui sopravvivere sono stati scoperti da ricercatori dell’Irccs
di Candiolo, con uno studio appena pubblicato da Science
Translational Medicine.
“Molti pazienti con un tumore al colon metastatico che non
puo’ essere trattato con la chirurgia vengono curati con
cetuximab, un farmaco diretto contro il recettore per il fattore
di crescita epidermico o Egfr: cetuximab e’ efficace in quasi la
meta’ di questi pazienti, facendo regredire le lesioni, ma quasi
mai eradica del tutto la malattia perche’ alcune cellule
‘irriducibili’ restano nascoste, pronte a rientrare in azione e
col tempo dare una ricaduta – spiega Livio Trusolino, Professore
del Dipartimento di Oncologia dell’universita’ di Torino che
opera presso l’istituto di Candiolo -. Nella nostra ricerca
abbiamo studiato questi piccoli serbatoi di cellule residuali.
Abbiamo scoperto che nel momento in cui c’e’ la massima risposta
tumorale al farmaco queste cellule spengono i segnali di Egfr, e
in compenso attivano due recettori ‘fratelli’, molto simili e
normalmente inattivi sul tumore”.
Aver scoperto i segnali molecolari che vengono accesi per
nascondersi a cetuximab e’ un grande passo avanti, spiega
l’esperto, perche’ questi possono diventare l’obiettivo di
terapie a bersaglio molecolare che potrebbero ‘sfibrare’ lo
scudo protettivo delle cellule irriducibili, indebolendo i
minuscoli focolai che poi tornano ad alimentare il tumore. “Per
lo studio sono stati utilizzati campioni di tessuto dei pazienti
e non modelli sperimentali: la speranza percio’ e’ che i risultati
possano essere trasferiti al piu’ presto in clinica e il prossimo
passo e’ strutturare una rete clinica per iniziare una
sperimentazione sui pazienti”.