– Un capolavoro figlio della sfrontatezza, del coraggio e dell’affiatamento. Matteo Santoro e
Chiara Pellacani, 35 anni in due, continuano a scrivere altre
pagine di storia per l’Italtuffi e, dopo il titolo europeo del
2021, si prendono sempre alla Duna Area uno strepitoso argento
mondiale dai 3 metri sincro. Una gara straordinaria quella dei
due azzurri, per lucidita’ e solidita’ , che chiudono con il
punteggio di 293.55. L’oro va ai cinesi Zifeng Zhu e Shan Lin
con 324.15.
Santoro, 15 anni e 263 giorni (compira’ 16 anni a ottobre),
diventa il piu’ giovane italiano medagliato della storia dei
tuffi italiana; per Pellacani, anche lei al debutto su un podio
mondiale, si tratta di una conferma a livelli d’eccellenza dopo
il quarto posto dal metro qualche ora prima e le cinque medaglie
europee a Budapest 2021.
L’ordinario indietro carpiato (46.80) e il rovesciato carpiato
(42.00) sono puliti e buoni nel sincro, nonostante una piccola
incertezza di Matteo nel pre-salto. Gli azzurri dopo gli
obbligatori sono sesti con 88.80. Comanda la Cina con 106.80,
seguita da Corea del Sud con 96.60, Germania con 91.20, Giappone
(90.60) e Malesia (90.00). Poi crescono, e non poco, Santoro e
Pellacani, perche’ il doppio salto mortale e mezzo avanti con un
avvitamento carpiato (69.30) e’ praticamente perfetto e dopo la
terza routine i punti sono 158.10: secondi e scavalcati in un
solo colpo i malesi Puteh e Ng (157.50), i tedeschi Massenberg e
Punzel (156.90), i sudcoreani Yi e Kim (156.12) e i giapponesi
Suyama ed Enomoto (150.00); davanti con 178.80 restano solo i
cinesi 178.80 che iniziano la solita gara a parte.
Il triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato (69.75) e’
fantastico per sincronismo e tenuta: praticamente due corpi in
uno. La coppia italiana vola a quota 227.85 e la posizione non
cambia; alle loro spalle la classifica si allunga con Messico
(219.42) risalito al terzo posto, Giappone (216.96) quarto,
Corea e Germania (216.42) quinte. Oscar Bertone e Tommaso
Marconi tranquillizzano Matteo e Chiara prima dell’ultima
routine. I ragazzi sono concentrati e dal cilindro tirano fuori
un doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato che vale
65.70, porta gli azzurri a 293.55 per un argento clamoroso e
meraviglioso. L’oro va alla Cina con 324.15.
“Le straordinarie medaglie di Gregorio Paltrinieri e Domenico
Acerenza e, pochi minuti fa, di Chiara Pellacani e del
giovanissimo Matteo Santoro, che compira’ 16 anni a ottobre,
portano la Federazione Italiana Nuoto a 20 medaglie: traguardo
che ci riempie di orgoglio – sottolinea il presidente Paolo
Barelli – Il mondiale prosegue con tante soddisfazioni; essere
saliti sul podio anche con il settore tuffi, che desideriamo
riportare velocemente ai fasti dell’era Cagnotto, e’ motivo di
soddisfazione e premia gli sforzi compiuti dalla federazione. Il
nostro mantra e’ lavoro, lavoro e lavoro”.