Figurano medici, infermieri e anche un avvocato tra le otto persone indagate che, secondo gli inquirenti, truffavano le assicurazioni utilizzando falsi certificati medici. Sono accusati di associazione per delinquere dedita alla falsificazione di atti pubblici. Le indagini dei carabinieri, coordinati dalla Procura di Nola (Napoli), sono scaturite da alcune segnalazioni anonime che indicavano il pronto soccorso di una nota clinica di Ottaviano (Napoli), come teatro di numerosi episodi nel corso dei quali erano state emesse false certificazioni sanitarie. Segnalazioni poi risultate fondate perche’ i militari della locale stazione avevano gia’ evidenziato un incremento di referti rilasciati dalla struttura per incidenti stradali nei quali risultavano coinvolte persone non residenti nell’area vesuviana. Le indagini hanno permesso di documentare numerosi casi di rilascio di false certificazioni mediche non solo nella clinica di Ottaviano, ma anche in una clinica di Acerra (Napoli). I promotori dell’organizzazione, secondo gli inquirenti, provvedevano a procacciare i soggetti disponibili a farsi rilasciare le false certificazioni e ad accompagnarli nei pronto soccorso delle due strutture sanitarie, dove concordavano gli appuntamenti con due fratelli infermieri impiegati nei nosocomi. I medici compiacenti rilasciavano poi le certificazioni falsificate. Il Gip ha disposto gli arresti domiciliari per due degli indagati, mentre per gli altri sono state disposte altre misure cautelari.