Avevano messo su in un appartamento un’articolata rete per lo spaccio di cocaina e quando necessario essa si avvaleva anche dell’aiuto di minorenni e in alcuni casi perfino di ragazzini con meno di 10 anni. Per questo motivo a Torre Annunziata (Napoli) la polizia ha arrestato – in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale oplontino in seguito alle indagini condotte d’intesa con la Procura – Rita Ferraiuolo, di 37 anni, il marito Andrea Evacuo, 40, e il figlio maggiore Pasquale, di 20 anni. Durante le perquisizioni nel palazzo posto nel parco dei Poverelli sono stati trovati 20 grammi di cocaina. Rita Ferraiuolo e’ stata condotta nel carcere femminile di Pozzuoli, mentre Andrea e Pasquale Evacuo erano gia’ detenuti a Poggioreale. Le indagini, portate avanti da gennaio a settembre dello scorso anno ma con ulteriori riscontri anche nei mesi successivi, hanno consentito di accertare che al primo piano della palazzina era stata allestita una piazza di spaccio di
sostanze stupefacenti che faceva capo alla famiglia Evacuo. In particolare la donna, secondo gli inquirenti, aveva assunto il ruolo di organizzatrice, mentre il marito – nonostante fosse all’epoca dei fatti agli arresti domiciliari – partecipava attivamente alla cessione delle dosi di sostanza stupefacente, mentre il figlio Pasquale, ex calciatore del Sorrento, operava le consegne recandosi nei luoghi di volta in volta stabiliti,
spingendosi proprio sino alla Penisola Sorrentina.
Nonostante gli arrestati avessero deciso di utilizzare
l’appartamento dove risiedevano come base di spaccio –
appartamento contro il quale il 15 dicembre dello scorso anno
furono esplosi 12 colpi di pistola, con il ferimento accidentale
di una persona che si trovava nell’abitazione – i poliziotti,
avvalendosi di attivita’ tecniche disposte dalla Procura, hanno
accertato il grosso volume di affari della ”piazza di
spaccio”. Le cessioni di droga venivano compiute
prevalentemente dai pusher, tutelati da vedette che
controllavano con perlustrazioni e vigilanza l’intera area,
lungo il viale principale delle palazzine. Secondo quanto
accertato, i pusher si avvalevano anche di minori per portare a
termine le attivita’ illecite.