Entro pochi anni potrebbero essere effettuati i primi esperimenti con organi ottenuti da maiali transgenici trapiantati nell’uomo. Lo affermano i ricercatori della Revivicor, azienda biotech statunitense che ha stabilito due nuovi record trapianto 1riuscendo a far vivere un babbuino con il cuore di un maiale per oltre due anni e mezzo, mentre un rene ha fatto sopravvivere un altro primate per 136 giorni, un risultato pubblicato dalla rivista Xenotransplantion. Entrambi i risultati, spiega la rivista del Mit Technology Review, costituiscono un primato mondiale per questo tipo di interventi, che in Italia sono proibiti dalle norme sulla sperimentazione animale. Gli organi sono ‘umanizzati’ con l’introduzione di fino a cinque geni, uno stratagemma per evitare il rigetto, il problema principale in questo tipo di interventi. “Il nostro obiettivo e’ creare una fornitura illimitata di organi trapiantabili – spiega Martine Rothblatt, che ha fondato la compagnia e che ha una figlia affetta da una malattia che fa collassare a poco a poco i polmoni -, con il primo test di impianto di un polmone da un maiale all’uomo entro pochi anni. Stiamo anche lavorando a polmoni ottenuti con l’ingegneria dei tessuti e alla criopreservazione degli organi, vogliamo far diventare gli xenotrapianti un semplice problema di ingegneria”. Il corpo, aggiunge Rothblatt, rigetta il tessuto del maiale molto piu’ violentemente rispetto a quello di un donatore umano. Per questo i ricercatori in tutto il mondo stanno ‘aggiungendo’ nuovi geni umani, nel tentativo di ‘avvicinare’ il piu’ possibile le caratteristiche utilizzando poi i nuovi farmaci antirigetto negli animali trapiantati