La Campania si conferma fanalino di coda del mercato occupazionale. Tracollo quote rose Migliora il tasso di scolari a ione rispetto al 20 lì. Dimenata la presenta degli analfabeti Renato .II tasso di attività della popolazione campana è pari al 47,2%, cinque punti percentuali sotto il corrispondente valore dell’Italia. Gli occupati rappresentano il 37,3% della popolazione oltre i 15 anni contro il 45,6% della media nazionale. Sensibilmente più elevato, quindi, il tasso di disoccupazione che è al 20,9% rispetto al 13,1% dell’Italia. Questi alcuni dei dati che emergono dal censimento Istat in Campania su 2018 e 2019. Il mercato del lavoro presenta un forte squilibro di generazioni tasso di occupazione maschile è al 48,8%, oltre venti punti più elevato di quello femminile; il tasso di disoccupazio ne è pari al 18,2% e al 25,3%, rispettivamente C er uomini e donne- Tra i popolazione residente di oltre 15 anni le forze di lavoro sono 2,3 milioni, 146 mila in più rispetto al 2011 (+6,7%). L’incremento delle persone attive sul mercato del lavoro è dovuto alla crescita degli occupati (+9,2%), soprattutto fra le donne (+12,3%). In calo, invece, il numero delle persone in cerca di occupazione, nel 2019 sono 484 mila, 7 mila in meno rispetto al precedente censimento (-1,5%). Tra le non forze di lavoro si contano nel 2019 83ß mila percettori di pensioni da lavoro o di rendite da capitali (-9,3% rispetto al 2011), 828 mila persone dedite alla cura della casa (-1,3%), 454 mila studenti (+1,5%) e 469 mila persone in altra condizione (+1,8%). Va meglio la scolarizzazione visto che il 33,4% della popolazione di oltre 9 anni ha un diploma di scuola secondaria di secondo grado o di qualifica professionale, il 16,1% la licenza elementare e il 32,4% la licenza di scuola media Le persone con un titolo terziario e superiore sono il 12,6%. Rispetto al censimento 2011, è quasi dimezzata la presenza degli analfabeti (dal 2% à1ó,1%) e sono diminuiti gli alfabeti privi di titolo di studio (dal 5,8% al 4,5%). Le persone con un titolo universitario e superiore sono aumentate dal 10,3% al 12,6%. Nel dettaglio territoriale emerge che Benevento, Avellino e Salerno sono le province con maggiore presenza di persone con titoli di studio più alti. In tutte e tré, il 14% dei residenti ha un titolo terziario e superiore, di cui oltre il 10% un titolo terziario di secondo li- vello- La percentuale di persone con il diploma di scuola secondaria di secondo grado o qualifica professionale è pari al 33,4% nella regione e si attesta a 36,9% ad Avellino, a 36,0% a Benevento e leggermente al di sotto a Salerno, 34,5%. Nelle province di Caserta e di Napoli si registra, invece, una maggiore incidenza di persone con licenza di scuola media (33,7% Napoli e 33,5% Caserta). Napoli è l’unica provincia in cui la percentuale di residenti con licenza di scuola elementare (17,0%) supera la media regionale (16,1%), ma è anche quella con la minore quota di analfabeti e alfabeti privi di titolo di studio (5%, nelle altre province supera il 6%).