La stagione turistica che appare avviata ad un settembre in linea con le tendenze vacanziere ormai ben sperimentate (e non tutte positive per la verità). Ma, naturalmente, in attesa di numeri più sostanziali, si può già dire, per esempio, che nell’area a Nord del capoluogo le cose sono andate molto bene. La bella linea di costa che si articola da Salerno fino ad Amalfi ed oltre ha portato a casa un ottimo risultato, confermando una crescente indipendenza dal contesto strettamente salernitano: è ormai un’attrazione intemazionale che riesce a muoversi con attenzione e con approfondita conoscenza delle diverse situazioni tra le quali è di fatto inserita. Insomma, la “Golden Coast” viaggia con il suo passo e consegue risultati importanti. Se scendiamo, invece, a Sud del capoluogo emerge una buona prestazione complessiva, sebbene non siano mancate presenze più “compresse” in non poche località del Cilento e delle altre aree a Sud di Salerno. Resta, in ogni caso, la sensazione che la nostra provincia sia ancora m una fase di assestamento dei nuovi assetti competitivi in ambito turistico globale e che non abbia poi tutta questa fretta di aggiustare il tiro. In altre parole, gli attuali afflussi di visitatori confermano la capacità competitiva, ma anche – soprattutto per la zona della Costiera Amalfitana – una crescente attenzione alla necessità di orientarsi verso bacini di competizione in grado di innalzare i livelli di spesa. In altre parole, la “Golden Coast” ha in mente di posizionarsi sempre più verso il bacino alto delle correnti intemazionali (senza affatto trascurare quelle nazionali, ma con lo stesso target). Dall’altro lato si procede, invece, ad un riassetto ben chiaramente orientato all’accoglienza degli agglomerati familiari, una scelta che impone di affrontare con attenzione le problematiche di riferimento della vacanza nelle case in fitto. Va, comunque, sottolineato come alta velocità e altre iniziative finalizzate alla mobilità “efficace” siano un’attrazione sostanziale per l’area a Sud di Salerno. Questo è il quadro percepito m attesa di ulteriori approfondimenti basati su evidenze numeriche e constatazioni categoriali. Restano, ovviamente, non poche riflessioni sulla necessità di procedere ad una consapevole articolazione delle offerte che larghissima parte della provincia è in grado di mettere in campo, tenendo in considerazione la capacità attrattiva degli altri territori regionali con i quali diventa sempre più interessante collaborare