Vincenzo De Luca sta studiando come aprire in sicurezza perché la conformazione delle coste non facilita il distanziamento.Il maltempo ha rovinato la festa a chi aspettava con trepidazione di godersi le spiagge riaperte dopo il lockdown. Servirà ancora qualche giorno di pazienza anche nel resto d’Italia, dove gli esercenti balneari stanno mettendo a punto gli ultimi dettagli della fase due, tra speranze e preoccupazioni per le linee guida che prevedono un’area di dieci metri quadri per ogni ombrellone in modo da garantire la distanza di sicurezza. Ogni regione si sta prendendo i suoi tempi e sta lavorando a specifiche ordinanze. Il 25 maggio riaprono gli stabilimenti in Emilia Romagna e in Puglia, secondo le regole dei protocolli regionali. In Liguria il governatore Giovanni Toti ha aperto tutto, attrezzate e libere, lasciando ai s’iridaci la possibilità di decidere se ritardare o meno il via. Molti lidi di Milano Marittima, Jesolo e della Versilia propor ranno ai clienti una app per prenotare gli stabilimenti evitando assembramenti. Potrebbero riaprire alla fine del mese, tra il 25 maggio e il primo giugno, le spiagge del Lazio. In Campania il governatore Vincenzo De Luca sta studiando come aprire in sicurezza perché la conformazione delle coste non facilita il distanziamento.