Omicron ha gettato nel panico la sanità territoriale, le Istituzioni sono distratte dall’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, la Legge di bilancio 2022 ha fatto ricorso selvaggio al solito precariato, e il nuovo contratto nazionale prevede un aumento lordo per gli operatori sanitari che non supera i 70euro mensili, appena 50euro netti al mese. Tanto valgono gli eroi da copertina 2020. Per questo Fials proclama lo stato di agitazione e annuncia un prossimo sciopero generale. Lo fa sapere in una nota il segretario generale, Giuseppe Carbone: «invitiamo Draghi, Speranza e il nostro amato Presidente Mattarella a fare una visita a un qualsiasi pronto soccorso, reparto Covid o post-Covid. Crediamo possa essere una presa di coscienza importante. I nostri professionisti sono sottoposti a turni massacranti, ricevono paghe ridicole (mediamente lo stipendio netto mensile è di 1500 euro, poco meno di 10 euro l’ora) e hanno serie difficoltà ad accedere agli avanzamenti di carriera. Tutto ciò è mortificante e svilente. Come non capire chi sceglie di trasferirsi all’estero dove le retribuzioni sono maggiori e i percorsi di carriera degni della professione». E in questa situazione al collasso, dove ferie e riposi vengono cancellati, in particolare a infermieri e OSS, in nome dell’emergenza, i modelli organizzativi assistenziali non cambiano, né se ne individuano altri tanto efficaci da rintracciare rapidamente i cittadini che hanno avuto “contatti stretti o ad alto rischio”. A quest’attività di tracciamento, come da circolare ministeriale a firma dei ministri Brunetta e Orlando, da svolgere in smart working, potrebbero ad esempio dedicarsi gli operatori sanitari che non si sono vaccinati, sarebbero preziosi per il funzionamento dei servizi in questi momenti già tragici. Per le recenti disposizioni legislative in materia di sanità, all’onorevole Vincenzo De Luca, presidente della Giunta con delega alla Sanità, e al direttore della Direzione Generale per la Tutela della Salute e il Coordinamento del SSR, Antonio Postiglione, è stato richiesto un incontro urgente con le OO.SS. di categoria, atto ad un confronto costruttivo e fattivo per il bene degli operatori sanitari e della comunità.