A cura di Sabrina Abbrunzo
Unirsi insieme e brindare in nome della solidarietà, è un’iniziativa lodevole per chi fa della propria vita, una missione di pace e di aiuto verso i più deboli e i più poveri. Una serata a favore dell’AFMaL “Associazione con i Fatebenefratelli per i Malati Lontani”, è stata organizzata nella panoramicissima terrazza dell’ospedale Fatebenefratelli di Napoli, in Via Alessandro Manzoni 220, devolvendo l’intero incasso, all’associazione che porta soccorso medico ai paesi poveri dove, anche una semplice cataratta agli occhi, rappresenta un’emarginazione sociale, oppure sottrazione ai minori di un’infanzia spensierata. Proprio così, perché come ha dichiarato il Presidente della sezione di Napoli AFMaL, il Dott. Antonio Capuano, i bambini che nascono sfortunatamente, nei paesi poveri, diventano sostegno e aiuto fisico, per gli anziani malati di cataratta (che comporta una forte diminuzione della vista), trasformandosi in “veri bastoni” diventando per loro, supporti indispensabili nei movimenti quotidiani, sacrificando la propria infanzia, seppur povera, senza godersi la spensieratezza dell’età. Capuano ha sottolineato: “Portando cure mediche in questi paesi e ridare la vista a chi soffre di patologie di questo tipo, banalmente curabili in paesi civilmente evoluti, significa ottenere due grandissimi risultati, quello di ridare autonomia e vista ai malati, ma il secondo, ancora più importante e gratificante, è quello di restituire ai bambini, la gioia di vivere e la libertà che gli viene sottratta, per essere di aiuto alla società. L’AFMaL è un’associazione umanitaria senza fini di lucro, nata nel 1979 e in seguito poi negli anni, riconosciuta dall’Unione Europea. Le attività sono supportate dall’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio, detto in Italia, Fatebenefratelli, e fanno fronte allo sviluppo dell’assistenza sanitaria, anche in casi di emergenza, sia in Italia sia nei paesi internazionali, aiutati spesso anche dalle missioni della Marina Militare Italiana. L’Ordine, fondato in Spagna nel XVI secolo da Juan de Dios, ribattezzato poi come San Giovanni di Dio, si è diffuso in tutto il mondo, e con il suo predicare “fate del bene ai Fratelli”, opera sul territorio da oltre 500 anni, fondando così numerosissime strutture sanitarie. La serata di beneficenza a Napoli, organizzata da Micael Esposito, ha voluto dare valore ai volontari AFMaL, che portano all’Estero, la Sanità Italiana, a favore dei Diritti Umanitari e della Tutela della Salute, prestando aiuto, in oltre 70 paesi nel mondo, con macchinari all’avanguardia e professionalità medica, migliorando lo stato di vita degli abitanti del luogo. Micael Esposito, imprenditore e uomo sensibile, è nato a New York e rappresenta la quarta generazione Italo Americana, della famiglia Esposito, ancora presente negli Stati Uniti. Specialisti nella gastronomia partenopea esportata in America, la famiglia Esposito ha sempre offerto, con la cucina tipica campana, ospitalità agli emigranti facendoli sentire a “casa”, e ora che Micael è tornato in Italia da un po’ di anni, si presta a offrire la volontà di aiutare, dal suo paese, le persone nel mondo, che hanno bisogno di aiuto. Con un’elegante serata di degustazione dell’azienda vinicola “la vigna di Sarah” di cui è il direttore commerciale, Micael ha manifestato pubblicamente l’importanza dell’esportazione dei prodotti Italiani all’estero, che non sono solo, l’artigianalità dei prodotti gastronomici, ma anche quella dei medici connazionali, che con la loro umiltà, soccorrono i malati di qualsiasi età e razza, trasformando la loro passione lavorativa, in un’unica grande missione d’amore. All’azienda Vigna di Sarah, che produce prosecco con grappoli di luna DOCG, di Conegliano Valdobbiadene (l’unica a produrre una vendemmia notturna, che raccoglie i grappoli di uva rigorosamente a mano, nelle notti di luna piena) si è affiancata un’altra grande azienda campana vitivinicola, il “Cominium”, a gestione familiare, della famiglia Pinto, sempre presente alle tante serate di beneficenza, tra cui questa del Fatebenefratelli, a sostegno della sensibilizzazione, verso i problemi derivanti dal sottosviluppo e dalla fame nel mondo. Un ricco buffet, del rinomato Chef della zona Flegrea Raffaele Catone, ha deliziato i presenti. Tanti gli ospiti che hanno sostenuto l’iniziativa, tra cui i medici, che hanno apportato la loro esperienza e la volontà di partecipare alle iniziative umanitarie, che offrono soccorso con cure specialistiche. A tal proposito, è intervenuto il Prof. Gianni Barone, Direttore del reparto di Chirurgia Generale, dell’Ospedale Madonna del Buon Consiglio Fatebenefratelli di Napoli, dichiarandosi pronto a prestare aiuto nelle Filippine (dove si sostengono bambini disabili, anche con adozioni a distanza), perché bisogna curare i malati vicini, ma anche quelli lontani, che in fase di sottosviluppo, non possono ricevere gli interventi appropriati, che occorrono per salvare le vite umane, e che solo con le iniziative umanitarie, come quelle del Fatebenefratelli, si possono avere le strutture e i macchinari adeguati, a tutela della salute. Anche la Dott.ssa Renata Brutto, Dirigente Sanitario dell’ASL 1 di Napoli, e Operatore Caritas, ha voluto testimoniare con la sua presenza, l’importanza di donare gesti semplici, come abbracci e sorrisi a chi ha bisogno. “Donare o servire un pasto ai più poveri” – ha testimoniato – “significa sentirsi bene con la coscienza, gratificati del fatto, che abbiamo donato del nostro tempo a chi ha bisogno di essere ascoltato e servito”. La Dott.sa Bruno, presidente dell’ASSOCIAZIONE DONNE PIU D EUROPA Onlus, medico, madre e nonna, ha dichiarato che bisogna lottare e testimoniare con il nostro modo di vivere, le ingiustizie sociali del mondo, perché sono situazioni che non si possono accettare, e bisognerebbe iniziare dai giovani, portando nelle scuole, la cultura dell’aiuto umanitario. Anche il giovane chirurgo, il Dott. Michele Di Marzo, medico al reparto di Chirurgia Generale del Fatebenefratelli di Posillipo, ha testimoniato con la presenza della sua famiglia, il proprio sostegno a favore dell’AFMaL. “E’ importante essere uniti e pronti a prestare aiuto nei paesi poveri” ha affermato “perché i bambini sono anime innocenti che non meritano di soffrire, ma abbiamo il dovere di aiutarli e educarli con la nostra presenza e materiali informativi, insegnandogli anche, il nostro mestiere”. Il mondo è grande e immenso, e le distanze sono enormi, ma con la solidarietà tutto si può, anche accorciare le infinità di chilometri che ci separano dai paesi sottosviluppati, dove ogni minuto, c’è chi soffre e perde anche la vita. Aiutare gli altri è una cosa semplice, basta una donazione alle associazioni umanitarie riconosciute dall’Unione Europea, per regalare un sorriso a chi soffre, ma non dimentichiamoci che, un abbraccio e un sorriso, devono essere donati specialmente a chi c’è vicino, perché questi sono gesti amorevoli e contagiosi e solo in questo modo, riusciamo a seminare del bene, ovunque e sempre.