“Mi par di capire che con i soldi del canone #Rai #RulaJebreal potrebbe essere incaricata a #Sanremo
di spiegarci quanto le facciamo schifo. Se poi qualcuno si lamenterà sui social, seguiranno accuse di: -razzismo -sessismo – machismo. Pure nel 2020, ci avete già rotto….” E’ Quanto scrive Daniele Capezzone sulla sua pagina ufficiale Twitter. Uno dei tanti commenti polemici, dopo l’indiscrezione rivelata da Dagospia che ha fatto il nome della giornalista Rula Jebreal come possibile conduttrice, per una serata, del prossimo festival di Sanremo assieme ad Amadeus. Per gli haters, la eventuale presenza di Rula sul palco di Sanremo sarebbe “un insulto a tutti gli italiani”. Qualcuno ha lanciato l’hashtag #BoicottaSanremo. Ma altri la difendono: “Io sono italiano , pago le tasse, e non mi sono mai sentito schifato da Rula Jebreal”. Secondo il sito online di Roberto D’Agostino, il conduttore Rai avrebbe incontrato Rula in un albergo milanese proponendole di affiancarlo per una sera sul palco dell’Ariston. E lei avrebbe dato la sua disponibilità. La notizia, ripresa da alcuni quotidiani oggi, aprendo a cascata le polemiche. Tra questi anche Marco Gervasoni docente dell’Università del Molise (noto alle cronache per aver pubblicato tweet offensivi nei confronti della senatrice a vita Liliana Segre) che sempre su Twitter commenta “Mitica la definizione che ne diede in un talk show anni fa Sapelli ” gnocca senza testa”. Aspettatevi un Sanremo pro clandestini, pro islam, pro lgbt, pro utero in affitto, pro sardine, pro investitori d’auto (purché con suv)”. Ma c’è chi difende la giornalista e argomenta: “Grazie #Amadeus per aver scelto #RulaJebreal, stai mandando in tilt i cervelli dei razzisti perché è una donna, straniera, che ha detto chiaramente che l’Italia è un paese fascista. Spero faccia qualche discorsetto durante il festival”.