“Per arrivare all’uscita dal commissariamento della sanita’ abbiamo dovuto fare i conti con parassiti, farabutti, camorristi, ladri. Non vi racconto quanti farabutti abbiamo dovuto eliminare”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca esprimendo, nel suo spazio a Lira Tv, la soddisfazione per l’ufficializzazione della fine del regime commissariale della sanita’ campana. “Lo ha deliberato – ha annunciato De Luca – il Consiglio dei Ministri ieri in tarda serata. E’ un obiettivo storico per la dignita’ della Campania e di Napoli, dopo dieci anni da oggi possiamo non essere visti come ammalati di clientela, inefficienza, disorganizzazione. Abbiamo dato prova di rigore spartano e capacita’ di programmazione. Per questo voglio ringraziare le centinaia di persone che hanno contribuito: dirigenti, primari, medici, infermieri, amministrativi, tecnici che hanno combattuto per raggiungere questo obiettivo. E ringrazio il governo. Ieri, tra l’altro, la Corte Costituzionale ha bocciato la legge voluta dal precedente ministro della salute sull’incompatibilita’ dei presidenti di Regione nelle vesti di commissario alla sanita'”. “Cinque anni fa – ha detto riferendosi al suo insediamento – eravamo l’ultima Regione d’Italia per i livelli minimi di assistenza, e’ incredibile quello che abbiamo fatto. Per arrivarci abbiamo realizzato un risanamento strutturale dei conti di sei anni della sanita’ e un miglioramento radicale della griglia lea, nonostante avessimo 13.500 dipendenti in meno e siamo la Regione che riceve meno delle altre nel riparto del fondo nazionale sanitario. Abbiamo anche recuperato risorse per l’edilizia ospedaliera e ci saranno lavoro negli ospedali oltre alla costruzione di nuovi ospedali a Napoli, come il San Paolo, il nuovo Ruggi di Salerno, il raddoppio dell’ospedale di Nola, il nuovo ospedale in Penisola Sorrentina. In piu’ sblocchiamo l’arrivo del nuovo personale con 7600 nuove assunzioni: gia’ oggi sono ridotti di un terzo i tempi delle liste di attesa, ma caleranno ancora con l’aumento dei medici. Possiamo anche fare mobilita’ attiva in maniera massiccia, curare noi pazienti che vengono da fuori Regione, compensando i 300 milioni l’anno che spendiamo per chi va a curarsi fuuori. Sui tempi di pagamento la Campania e’ a 38 giorni, la meta’ della Lombardia”.