“Sulla legge regionale per l’autismo si è consumato nel Consiglio dei Ministri di ieri pomeriggio l’ennesimo pasticcio ai danni dei cittadini campani. Il Governo ha infatti impugnato la norma n. 26 dello scorso 28 settembre obiettando che, tra l’altro, la stessa reca disposizioni che ‘interferiscono con le funzioni del Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo sanitario della Regione Campania’”. Lo scrive su Facebook Ermanno Russo, vicepresidente del Consiglio regionale della Campania e componente della Commissione Sanità.

“La cosa più assurda è che, mentre gli utenti continueranno a vivere la frustrazione di cure disorganizzate ed erogate senza una strategia comune, il presidente della Regione De Luca dovrà ora difendersi davanti alla Consulta dall’impugnativa del Governo contro un ricorso che lo accusa di aver violato la Costituzione come Governatore ma, contemporaneamente, lo considera parte lesa in quanto commissario ad acta alla sanità”, rincara Russo.

“Ciò che sorprende è la totale assenza di dialogo tra la Regione e il Governo, che in barba alle necessità dei cittadini, litigano su cavilli burocratici perdendo di vista l’obiettivo principale della vicenda, che è quello delle cure alle persone con disturbi dello spettro autistico”, prosegue il vicepresidente del Consiglio regionale.

“In questa sfida contro se stesso, siamo curiosi di capire ora quale parte di De Luca prevarrà, quella di difensore delle legittime istanze degli utenti campani o quella di osservante esecutore del Piano di rientro del Governo”, conclude Russo.