“Non siamo tipi da lasciarci andare a tenerezze, ma era doveroso festeggiare e dirvi grazie per un risultato che ha del miracoloso. Sono orgoglioso di voi”. Il miracolo cui allude il governatore campano Vincenzo De Luca e’
l’ uscita della Regione dal commissariamento sulla sanita’ certificata la scorsa settimana dal governo. Un evento per il quale De Luca ha voluto incontrare gli operatori del settore nell’ aula Moriello dell’ ospedale Cardarelli di Napoli. In prima fila ci sono il dg dell’ Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva, gia’ al timone del Cardarelli, e il consulente per la sanita’ Enrico Coscioni. “Volevo dirvi grazie per questo risultato – ha detto il governatore – a tutti i dirigenti, ai medici e agli infermieri. In un Paese normale e non malato come il nostro basterebbe questo per dare un senso a una legislatura regionale. Roba che se ne dovrebbe parlare per giorni in Italia. E’ stato fatto un miracolo, 9 miliardi di debiti per una regione mettono a rischio il bilancio dell’Italia intera e non solo di una regione. Eppure, ancora in queste ore ci sono degli sfaccendati che diffondono notizie false sui Lea, esponenti politici che invece di essere orgogliosi si augurano il disastro. E andra’ peggio man mano che si avvicina la campagna elettorale. E’ stato un sacrificio enorme – ha ricordato il governatore – abbiamo perfino trascurato qualche settore ma questa era la priorita’ assoluta. Abbiamo dimostrato che c’e’ un altro Sud laborioso in grado di accettare la sfida dell’efficienza. Sul piano finanziario abbiamo fatto un miracolo. Quasi ci ridevano in faccia al tavolo del Ministero, situazioni umilianti alle quali noi rispondevamo dicendo che siamo una regione creativa quando ci chiedevano come avessimo fatto ad approvare i bilanci non della sanita’ ma quelli della regione”. Messa una pietra sul passato e’ tempo di guardare avanti: “L’ obiettivo – spiega il governatore – e’ fare della sanita’ campana la prima sanita’ d’ Italia sulla griglia dei Lea. Dopo Natale si deve lavorare pancia a terra. Sui Lea siamo a 180 punti, ne restano 50 per arrivare a 230. In un anno e mezzo ce la facciamo. Possiamo correre. Ci sono anche le risorse per l’edilizia ospedaliera, 1,3 miliardi. Insomma ci sono le condizioni per un salto di qualita’ definitivo per la sanita’ campana”. De Luca considera archiviato il fenomeno delle barelle in corsia al Cardarelli (“Tre estati fa finimmo sui giornali americani, oggi al massimo le barelle si vedono in occasione ei picchi d’ influenza”). Il futuro, sin da gennaio, e’ il portale per le liste d’ attesa: “Qualunque cittadino – spiega – potra’ collegarsi con il sito liste d’ attesa e sapere quale struttura non ha la lista d’attesa e annullarle. A gennaio entra in funzione la piattaforma informatica”. E poi fissa l’ obiettivo di un risparmio del 10% del budget sanitario:” Non e’ un obiettivo campato in aria, sono 150 milioni di euro da riversare per i servizi al cittadino. Oggi ci sono pazienti che vengono da altre parti d’ Italia, abbiamo invertito il trend, dall’Emilia, dal Veneto,a conferma di una rinnovata credibilita’ della nostra sanita’. E poi – rivendica – abbiamo buttato fuori la politica politicante dalla nostra sanita'”. Resta sul tappeto la stabilizzazione dei precari:”Abbiamo assunto 1800 tra medici e infermieri oltre quelli gia’ stabilizzati. C’e’ un emendamento del ministro Speranza per stabilizzarne altri. Inoltre faremo un tentativo per chiudere le intese col privato accreditato
entro dicembre”.