“Apprezziamo il tavolo di confronto con operatori ed associazioni proposto dal ministro Grillo in occasione del nuovo Patto per la Salute 2019/2021 ma sia questa l’occasione per accorciare le distanze tra diritto alla salute al Nord e diritto alla salute al Sud. Il Mezzogiorno torni al centro dell’agenda dello Stato. Il trattamento dei pazienti nelle strutture meridionali è lontano anni luce da quello assicurato nei centri del Settentrione”. Lo dichiara Flora Beneduce, consigliere regionale e componente della Commissione Sanità della Campania.
“Da medico prima ancora che da amministratore non reputo più tollerabile il divario tra aree del Paese su prevenzione e liste di attese. Se al Sud si muore prima, specie per patologie tumorali, è perché non si forniscono ai cittadini le dovute garanzie in fatto di cure e diagnosi”, prosegue la consigliera azzurra.
“Occorre uno scatto d’orgoglio del Sud e uno sforzo di fantasia della politica che oggi governa questo Paese. Non si può immaginare di spendere milioni e milioni di euro all’anno per il ricorso improprio all’ospedalizzazione e, contestualmente, rinunciare ad una seria politica sanitaria sulle cure palliative che farebbe risparmiare con la rete degli hospice fior di quattrini agli utenti del Mezzogiorno privilegiando, peraltro, l’efficienza e l’efficacia delle cure”, conclude Beneduce.

A cura di Onofrio Volpe