La celebrazione San Gennaro, il sangue si scioglie al secondo giorno di preghiera. Il popolo che credeva nel miracolo come la cosa “più verosimile” di tutte quelle che potrebbero accadere, aveva perso la speranza; proprio quei napoletani che la fiducia nel futuro non l’hanno mai persa. Passato mezzogiorno sembrava dovesse ripetersi il mancato miracolo dello scioglimento dei sangue di San Gennaro dello scorso dicembre. Era già accaduto sabato e l’annuncio che nelle teche custodite nell’altare maggiore del Duomo la reliquia era rimasta allo stato solido aveva ridotto l’enfasi della festa per il ritomo al colore giallo della Campania e la giornata festiva. Il primo sabato di maggio, terza delle date m cui il miracolo si ripete (dopo il 16 settembre e il 16 dicembre), ma che è anche la prima dell’anno, dunque, il santo ha detto no. Ad annunciarlo è stato l’arcivescovo metropolita Mimmo Battaglia, e, sebbene la Chiesa abbia chiarito che non va attribuito un significato negativo al mancato scioglimento, i napoletani hanno considerato il fatto un cattivo auspicio. La città si sente protetta soltanto quando il miracolo avviene in fretta oppure il sangue è già sciolto nelle ampolle, quando vengono prelevate dall’altare maggiore della cappella del santo patrono.