Iniziano da stasera alle 19 le recite del “Don Carlo” di Giuseppe Verdi al teatro di San Carlo, titolo inaugurale della stagione d’opera 2022-23. La “prima”, prevista alle 17 di sabato scorso, era stata annullata poche ore dopo aver appreso della frana che ha colpito Casamicciola, una scelta dettata “per lasciare spazio al silenzio e al rispetto – come si legge in una nota del “Massimo” napoletano – per chi ha subito una grave perdita, in segno di vicinanza e conforto”. La decisione era stata presa dai vertici del Lirico in accordo con il presidente della Fondazione e sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e con il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, atteso sabato nel palco reale con il vicepremier Antonio Tqjani. Nella sua storia, il San Carlo non aveva mai annullato un’inaugurazione, nemmeno durante la Seconda Guerra mondiale. Si riparte, insomma, dalla seconda recita. Confermati il titolo, gli artisti e la differita su Rai 5, in programma come sabato sempre alle 21,15. In teatro si par la di una “recita come le altre” e con uno spettacolo, drammatico e non certo una commedia, come il “Don Carlo”. In sala non ci saranno gli ospiti istituzionali attesi sabato assieme al parterre di altre personalità internazionali dal mondo dell’imprenditoria e della cultura. Non sono previsti eventi collaterali. Dopo la cancellazione della “prima”, gli artisti hanno osservato dei giorni di riposo, pur mantenendo la concentrazione per stasera e per le prossime tré repliche. Il San Carlo ha lavorato a questo progetto per tré anni, come ha ricordato il sovrintendente e direttore artistico Stéphane Lissner. “Don Carlo” va in scena nella rara versione in italiano in cinque atti, con una nuova produzione affidata al regista Claus Guth. La sua è una riflessione in chiave contemporanea delle tematiche affrontate da Verdi.