La Notte del Barone, che per la quinta edizione e, soprattutto dopo i due anni di stop imposti dalla pandemia, torna, per l’appunta mento tradizionale del 17, 18 e 19 agosto, ancora più spettacolare. Giochi di luce e fuoco, acrobazie, musiche e danze popolari: ben cinquanta gli artisti di strada coinvolti dentro e fuori il cinquecentesco palazzo De Conciliis, per accendere i riflettori sul la storia, quella quotidiana, degli abitanti del «paese delle torri», per lo più contadini, poverissimi, vincolati alla terra e agli umori del loro padrone. «Parliamo di una storia di secoli, fino a quando, parlo del regno di Napoli di cui il Cilento faceva parte, il feudalesimo non fu abolito da Giuseppe Bonaparte nel 1806», racconta lo scrittore Gennaro Guida, che da assessore ha tra sformato il maniero-residenza dei De Conciliisinun polo culturale: «Con l’associazione Vox Iuvenum, la Pro Loco ed il Forum dei Giovani abbiamo voluto ricreare le atmosfere legate alle feste della mietitura e della trebbiatura del grano, quando la gente del popolo affogava nel vino e nel divertimento la dura fatica e le sopraffazioni di un anno intero. Il barone, impersonato da Claudio Spinelli, assisterà stizzito, dal balcone, all’”ammuina dei “pezzenti”; poi, però, dopo il primo boccale, si mescolerà alla fol la gioiosa e si lascerà trascinare nel vortice delle danze». Pronto a far baldoria fino a notte fonda. Così come probabile mente faranno quanti i ntraprederanno questo viaggio indietro nel tempo, lasciandosi andare al le suggestioni di una kermesse scandita, fin dall’imbrunire, da show all’aria aperta, mostre, con certi, botteghe di vecchi mestieri e, trovandoci nella patria della dieta mediterranea, tavole di cibi poveri, ma gustosi e soprattutto sani, come la pizza cilentana, i fusilli, le zeppoline con i fiori di zucca e, vera delizia, gli «scauratielli» e le «pastorelle», dolci tipi ci preparati dalle massaie di Tor chiara. Il tutto innaffiato dal generoso vinello locale, servito freddo con le percoche. Piatto forte della kermesse i busker, che arriveranno da mezzo mondo.