E’ la cucina tradizionale di campagna, e la genuinità dei prodotti enogastronomici, uno delle chiavi di traino del comparto agrituristico, e il 50% delle aziende offre il servizio di ristorazione. E’ quanto emerso alla diciassettesima edizione di AgrieTour che si chiude oggi ad Arezzo Fiere e Congressi.
Nel 2017, spiega una nota, le aziende agrituristiche autorizzate alla ristorazione (o agriristori) sono 11.407 (+0,7% rispetto al 2016), pari al 48,7% delle strutture agrituristiche italiane che dispongono di 441.771 posti a sedere (-0,5% sull’anno precedente). Al pari delle altre tipologie agrituristiche, anche la ristorazione è nel complesso più presente nelle regioni centro-meridionali, dove è localizzato il 56,3% delle aziende ristoratrici. Gli agriristori aumentano maggiormente nel Centro (+4,6%) e di poco nel Nord (+0,2%), mentre diminuiscono nel Mezzogiorno (-1,9%). Un agriristoro può offrire contemporaneamente servizi di alloggio, degustazione e altre attività. Nel corso della rassegna ad Arezzo è stata premiata la migliore ricetta tra le proposte della tradizione culinaria di campagna. A vincere è stata l’azienda agricola Cortivo Pancotto
di Caneva (Pordenone) che si è aggiudicata il Campionato di
cucina contadina con la ricetta del ‘Goulash di vitello con
polenta rustica e Frant’, un piatto cucinato con carne di
vitello grigio, polenta rustica fatta con semi di mais antichi a
cui viene abbinato il Frant: frantumazione di esclusivi formaggi
di malga di varie annate, lavorati e uniti dalla panna. Al
secondo posto si è piazzata la Pastiera di Farro proposta
dall’agriturismo Collina di Roseto di Benevento mentre il terzo
posto è andato a ‘Sagne e fascior con cannellini di Atina dop,
pecorino di picinisco dop e cotiche’, dell’agriturismo Il
Fascinaro di Casalvieri (Frosinone).