Ancora una volta l’Associazione Ravello in Scena, sotto la guida del presidente Alfonso Mansi, è alle preso con i preparativi della Via Crucis, nel tourbillon dei dettagli di regia, dei ruoli da affidare, delle cose da cambiare o migliorare. Grande sostegno arriva dal primo cittadino di Ravello, Salvatore Di Martino, che ribadisce l’obiettivo di istituzionalizzazione dell’evento e dal direttore di Villa Rufolo. Stoffe, schermi giganti, tavole, crocifissi, camici, pali, torrette da issare, tempi da rispettare, con la solita speranza/ scongiuro rivolta al cielo perché anche quest’anno sia benevolo nella fatidica Domenica delle Palme. Bisogna allestire l’Orto degli Ulivi, il Sinedrio, le donne penseranno ai costumi,altri a stabilire gli orari e i giorni di prova. Ma soprattutto bisogna lavorare ricordando che la Via Crucis non appartiene ad un singolo, ad una sola associazione, non è di questo o quell’anno. Appartiene alla memoria e alla tradizione di Ravello, e questi due elementi non hanno data di scadenza o un genitivo sassone.