Il tempismo degli agenti della sezione “Volanti” dell’U.P.G. ha consentito, nella serata di ieri, di arrestare un rapinatore che, con un complice, aveva dapprima minacciato con un coltello e, successivamente, impossessati della somma di €.310,00.
Nella serata di ieri, infatti, un 35enne residente a Firenze, in compagnia di un amico, ha effettuato un prelievo di rapina1denaro allo sportello bancomat di un istituto di credito in Piazza Garibaldi, per poi dirigersi in Corso Umberto per poter mangiare una pizza in uno dei tanti locali della zona.
Lungo il tragitto, i due amici sono stati avvicinati da altrettanti individui che, con il pretesto di vendergli un tablet, al loro diniego, li hanno minacciati con un coltello, impossessandosi della somma di €.310,00, custodita nella tasca dei pantaloni di una delle vittime, per poi dileguarsi a piedi.
L’immediato allarme al 113 ha consentito l’arrivo della Polizia di Stato che, raccolti elementi utili per l’identificazione dei responsabili, ha mostrato alle vittime le foto-segnaletiche di pregiudicati dediti a tali reati.
I due hanno subito individuato uno dei responsabili: Mario NURCARO di 47anni.
NURCARO, raggiunto dagli agenti nella sua abitazione, si è barricato in casa, spingendo anche dei mobili dietro la porta d’ingresso, tanto da richiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco.
E’ stato proprio nell’attimo in cui è stata azionata la motosega, per aprire la porta d’ingresso, che il 47enne ha accennato una resa, consentendo l’accesso ai poliziotti.
Il figlio del rapinatore, Vincenzo di 25anni, però, si è scagliato contro un poliziotto, tanto da procurargli contusioni ad un polso.
Anche il padre non ha esitato ad aggredire un altro poliziotto che gli si era avvicinato, tanto da procurandogli lesioni alla mano dx.
Nel corso della perquisizione, gli agenti hanno rinvenuto un coltello a serramanico con lama di 10cm che, vanamente il 47enne aveva provato a nascondere, lanciandolo dietro la porta d’ingresso della cucina, oltre ad un altro coltello con lama fissa, rinvenuto in un mobile comò, in camera da letto.
Vincenzo NURCARO è stato arrestato dagli agenti perché responsabile, in concorso con il padre, di resistenza e lesioni a P.U., mentre solo Mario NURCARO è stato arrestato perché responsabile del reato di rapina aggravata, in concorso con altra persona attivamente ricercata.
Padre e figlio sono stati condotti dalla Polizia al carcere di Poggioreale.

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