C’e’ chi li sceglie per devozione e chi invece per una vacanza alternativa all’insegna del silenzio e della natura. Si puo’ pregare con le monache all’alba, pranzare nel refettorio con i frati, oppure acquistare icone e liquori nei negozietti. E’ quanto offrono conventi e santuari d’Italia. Nelle librerie c’e’ ora una guida aggiornata: “250 santuari e monasteri d’Italia” pubblicata da Edizioni San Paolo. Dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, la ‘michelin’ del turismo spirituale, curata da Stefano Di Pea, offre indirizzi e indicazioni di cento monasteri e centocinquanta santuari mariani “che sono da secoli riferimento per la cultura, l’arte e la preghiera nel territorio italiano”, spiega lo stesso autore. Per ogni sito ci sono un paio di pagine schematiche con la storia, le cose da vedere, il tipo di ospitalita’ offerta e i prodotti che si possono acquistare in convento. Per i motociclisti, per esempio, tappa d’obbligo e’ il Santuario della Beata Vergine delle Grazie di Costigliole, in Piemonte, protettrice dei ‘centauri’. Per i piu’ golosi invece un indirizzo utile puo’ essere il monastero Santo Spirito, ad Agrigento, dove le monache cistercensi preparano, con ricette
dalla tradizione plurisecoloare, il cuscus di pistacchio o le paste di mandorla. Le clarisse di Rimini, al Monastero della Nativita’ di Maria, hanno solo due stanze “per chi desideravivere un tempo di raccoglimento per l’approfondimento spirituale o per il discernimento vocazionale”; vendono anche presepi artistici e corone del rosario. I Passionisti di Laurignano, in Calabria, mettono a disposizione degli ospiti, oltre a vitto e alloggio, una biblioteca con20mila volumi Un turismo dunque con un pubblico ben preciso: non si offre solo una vacanza, magari anche qualche prodotto tipico, ma soprattutto la possibilita’ di una esperienza spirituale. In quasi tutti i siti si puo’ infatti condividere, per il tempo scelto, la vita dei religiosi. Nelle schede pubblicate dalla guida vengono indicate anche le festivita’ maggiormente celebrate nei vari luoghi. Come anche e’ specificato se il pellegrinaggio prevede sentieri a piedi o la concessione dell’indulgenza. Secondo i dati piu’ recenti del Wto sono oltre 300 milioni i “turisti religiosi” nel mondo, con un giro di affari stimato in oltre 18 miliardi di dollari. In Italia (dati Isnart) il turismo religioso genera oltre 5,6 milioni di presenze annue, di cui 3,3 milioni di presenze straniere e 2,3 milioni di presenze legate al mercato italiano.