Scavi di Pompei presenti nelle iniziative delle Giornate Europee dell’archeologia fino a domani. Insieme con l’antropoioga, l’archeozoologa, la paleobotanica, il geólogo, gli archeologi, i restauratori e gli esperti tecnici, il parco archeologico ai piedi del Vesuvio invita alla scoperta delle attività condotte da questi professionisti e del Laboratorio di Ricerche Applicate del Parco, centro nevralgico e sede di confronto della loro ricerche, attraverso brevi video racconti consultabili sul sito web www.pompeiisites.org e le pagine social del Parco, Passati da una media di 200 visitatori, con sold out il 2 giugno scorso ( 1.400) e domenica 7 giugno (1.355), il parco archeologico di Pompei, riaperto dopo il lockdown durato 3 mesi. lo scorso 26 maggio, a partire dal 9 giugno sta registrando un crescente un trend, con una media di 500 ingressi e picchi di oltre mille. I video-racconti dei protagonisti dell’attività archeologica negli Scavi della città partenopea, coperta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., si possono seguire on line. Sono diverse le professionalità che interagiscono a Pompei soprattutto in occasione di nuovi scavi, ma anche nello studio quotidiano di reperti già emersi e custoditi dal Parco. Un lavoro di squadra finalizzato all’obiettivo comune della conoscenza, attraverso un’indagine approfondita dei dati sotto ogni aspetto. Negli ultimi anni Pompei ha arricchito il suo staff di professionisti, con queste diverse figure che lavorano in team fornendo un approccio interdisciplinare e quanto più completo possibile allo studio e alla ricerca.Con e oltre l’archeologo. Alla scoperta r degli esperti che affiancano e supportano la ricerca archeologica a Pompei. Il Laboratorio di Ricerche Applicate nasce nel 1994 , da un lato con l’obiettivo di approfondire la conoscenza degli aspetti naturalistici del territorio vesuviano e dell’uso delle risorse naturali nel 79d,C„ II Laboratorio è, allo scopo, dotato di due camere climatizzate che custodiscono 3500 reperti antropologici, botanici, mineralogici, paleontologici, petrologici ñ zoologici, tessuti e legni archeologici. Si occupa del loro studio, del monitoraggio e della conservazione in specifiche condizioni microclimatiche. Dall’altro, affronta e studia tutti i problemi inerenti la conservazione, ai fini della tutela e la valorizzazione del sito.