Il futuro appartiene agli dei”: lo ha detto il generale Giovanni Nistri, Direttore Generale del Grande Progetto Pompei, nell’esporre i risultati del suo lavoro di circa due anni. “Qualcosa di buono si sta muovendo, qualcosa di buono si sta
pompei 1facendo – ha aggiunto – ci sono 25 cantieri aperti e sono 24 le gare in corso di svolgimento. Sono stati impiegati tutti i fondi, anche quelli recuperati con il meccanismo delle gare al ribasso. E’ una cosa buona. Poi.. il futuro appartiene agli dei”. Alla domanda dei giornalisti, sui tempi di completamento dei lavori di restauro e sul rischio di perdere i fondi europei che non si riusciranno eventualmente a spendere entro il 2015, Nistri ha detto che “Pompei non finisce con il 2015. Vedo il Grande Progetto Pompei in questa ottica: completare tutto il necessario per restituire Pompei alla sua funzione”. Nistri, dopo aver citato Julien Benda e la sua opera “Il tradimento dei chierici”, ha parlato di una “progettazione importante” per la messa in sicurezza del cosiddetto “fronte di
scavo”, tra la citta’ scavata e quella ancora non scavata che
spinge sull’area archeologica. Secondo Nistri, se il progetto
viene giudicato importante e richiede 36 mesi di lavoro dovrebbe
andare a scavalco sui futuri fondi “e – ha concluso – potra’
essere finanziato anche con i nuovi fondi europei 2014-2020”.

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