Ancora avvolto dal mistero il movente dell’uccisione di un pasticciere incensurato di 35 anni, Giuseppe Matino, assassinato all’alba, a Napoli, con due colpi di pistola calibro 9, mentre in sella al suo scooter si stava recando al lavoro. TOP 1L’uomo – che circa un mese fa fu vittima di un pestaggio non denunciato – e’ stato trovato in via Casanova, nel centro della citta’: secondo la prima ricostruzione fatta dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli e della sezione investigazioni scientifiche, Matino sarebbe stato affiancato intorno alle 5 da un altro scooter guidato da un paio di persone che si sono poi rivelati i suoi killer. Contro Matino sono stati sparati complessivamente quattro colpi di pistola calibro 9X21, due dei quali hanno raggiunto il pasticciere all’addome. Il cadavere e’ stato scoperto dai militari sui binari della linea tramviaria che attraversa via Casanova. Ad avvertire le forze dell’ordine e’ stata una telefonata al 112, con la quale sono stati denunciati spari in strada. La circolazione automobilistica, subito dopo il rinvenimento del cadavere, e’ stata bloccata e questo ha provocato notevoli disagi alla viabilita’, sebbene fosse presto. Raccapricciante la scena del delitto, che si estendeva per circa duecento metri: Matino, dopo essere stato colpito, ha
cercato di sfuggire ai sicari, ha tentato di scappare ma e’
caduto a terra dove poi e’ deceduto per le gravi ferite
riportate. A terra sono stati trovati anche il casco e il suo
telefonino.
Una scia di sangue lunga una cinquantina di metri univa il
punto in cui e’ stato trovato il suo scooter e dov’era il
cadavere. A poca distanza sono stati rinvenuti anche due bossoli
e due ogive, quelle sparate ma non andate a segno.
Le indagini dei militari dell’arma si sono subito concentrate
sulla vita privata della vittima, sposato e padre di due
bambini. Sono state passate al setaccio le sue amicizie e i suoi
contatti, soprattutto quelli piu’ recenti. Nulla che potesse
essere messo in relazione con l’omicidio e’ finora emerso e, a
questo punto, tutte le ipotesi sul movente rimangono in piedi.
Su queste prevalgono la lite e lo sgarro, forse legato a
questioni di carattere sentimentale. Ma e’ ancora tutto da
accertare. Le modalita’ dell’agguato sono chiaramente di tipo
camorristico anche se dagli accertamenti non sono emersi
collegamenti tra Matino e gli ambienti della criminalita’
organizzata. Una parte del tragitto che l’uomo ogni mattina
percorreva per recarsi nel laboratorio dove lavorava e’
monitorato dai sistemi di videosorveglianza e i carabinieri
hanno acquisito le immagini che sono state passate sotto la
lente di ingrandimento degli investigatori

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