L’Istituto dei tumori Napoli ‘Pascale’ e’ tra i pochi centri in Italia che sta sperimentando
su pazienti con tumore alla prostata metastatico con mutazioni
genetiche farmaci target fino ad ora impiegati per combattere i
tumori femminili, come il cancro all’ovaio e alla mammella, e
l’immunoterapia, strategia terapeutica molto efficace contro
alcuni tipi di carcinoma ma finora non impiegata nel tumore alla
prostata. I farmaci target e l’immunoterapia, avviati da gruppi
di ricerca internazionali, vengono sperimentati su pazienti
affetti da cancro alla prostata in diverse fasi della malattia
sia in associazione a nuovi agenti ormonali che alla
chemioterapia.
”I risultati sono molto incoraggianti. Finora contro il
carcinoma prostatico metastatico – dice Sabrina Rossetti,
dirigente medico del team di Sandro Pignata, primario
dell’Oncologia Uroginecologico del Pascale – avevamo a
disposizione due terapie ormonali, due chemioterapie e una
terapia radio-metabolica. Grazie a questi trials clinici
internazionali di cui siamo partnership si sta aprendo la strada
all’impiego di farmaci che risvegliano il sistema immunitario
anche per questo tumore, finora ritenuto insensibile a queste
cure. L’immunoterapia – aggiunge – abbinata a nuovi agenti
ormonali o alla chemioterapia standard offre un’opportunita’
notevole soprattutto per i pazienti con malattia metastatica
nella fase di ormonosensibilita’ che non vogliono o non possono
sottoporsi alla classica chemioterapia che ad oggi, in
associazione alla terapia di deprivazione androgenica,
rappresenta l’unica alternativa terapeutica”.
L’immunoterapia dunque a seguito dei risultati avuti sui
primi pazienti ‘arruolati’ sembra essere la nuova speranza per
il carcinoma prostatico. Per quanto riguarda i farmaci
solitamente usati contro il cancro femminile all’ovaio e alla
mammella, il primario Pignata evidenzia che ”si tratta di
farmaci a bersaglio molecolare per i pazienti che hanno
mutazioni dei geni che riparano il DNA come il Brca1 e 2, gli
stessi gia’ utilizzati come terapia nelle pazienti con tumore
all’ovaio e al seno con ottimi risultati. La ricerca clinica ha
grandi prospettive di cambiare la storia naturale del cancro e
il ruolo del Pascale e’ di offrire le migliori innovazioni per la
cura dei tumori di tutte le patologie”.
Prospettiva questa che trova pienamente d’accordo il
direttore generale del piu’ grande polo oncologico del
Mezzogiorno, Attilio Bianchi: ”Il Pascale continua nel suo
scopo prioritario: offrire cure di qualita’ e innovazione per i
pazienti che si rivolgono a noi”.