La piu’ grande cena francese del mondo, quinta edizione di Got de/Good France, si terra’ questa sera e nei quattro angoli del pianeta vedra’ coinvolti 5mila chef che quest’anno dovranno mettere al bando per l’occasione la
plastica. Il 21 marzo ritorna una delle piu’ importanti manifestazioni gastronomiche mondiali, con oltre 5000 chef nei 5 continenti che proporranno un ‘dner a’ la franaise’», sotto il segno di una cucina responsabile, espressione del presente e attenta alle sue grandi sfide: il rispetto del Pianeta e il ‘mangiar sano’, attraverso la valorizzazione gli savoir faire di artigiani e territori di produzione. Sulla scia della COP 21 e degli Stati generali dell’alimentazione, sottolineano i promotori, la Francia e’ in prima linea della mobilizzazione mondiale in favore dell’ambiente. In particolare Got de / Good France sostiene la fondazione ‘No More Plastic’, che opera per la protezione degli oceani e per la riduzione della plastica.
L’anno scorso oltre 300.000 persone hanno gustato uno dei
menu di Got de / Good France e l’Italia e’ dalla prima edizione
tra i primi paesi con il maggior numero di chef partecipanti al
mondo. A Firenze ad esempio per il terzo anno consecutivo,
il Ristorante Relais Le Jardin, annuncia Hotel Regency in una
nota, ha aderito all’iniziativa per celebrare
la cucina francese da una idea dello chef francese Alain
Ducasse. Lo chef Sandro Baldini propone un buffet a base di
verdurine alla Vichy, salmerino affumicato in casa con tapenade,
variazione di molluschi con maionese allo zafferano, Quiche
Lorraine e prosciutto di cinghiale con burro d’Isigny. Menu
d’autore, e vini d’oltralpe, con Ostriche alla fiorentina
gratinate su spinaci con pancetta di maiale grigio,
Bouillabaisse allo zafferano con verdure di stagione
e crostoni di pane agliato, Rondin de che’vre con pan brioche al
miele, Tarte Tatin con gelato all’amaretto.
Dai ristoranti di alta gastronomia al bistrot di qualita’,
tutte le tipologie di ristoranti sono invitate a partecipare a
questa grande festa. Ogni chef sara’ invitato a interpretare
liberamente il menu a’ la franaise, con prodotti locali e di
stagione, per una cucina attenta al rispetto dell’ambiente e
della salute. Il prezzo del menu e’ a discrezione dello chef con
l’impegno di devolvere il 5% a un associazione locale di sua
scelta operante nel settore della salute o dell’ambiente.
L’iniziativa rivolge sempre maggiore attenzione agli enti di
formazione gastronomica come le scuole alberghiere e le scuole
di cucina per permettere anche agli chef di domani di
cimentarsi con la cucina francese.