Avvertono gli infettivologi, anche la riapertura delle scuole: nell’ultima settimana, infatti, l’incidenza dei nuovi contagi ha registrato un balzo da 215 a 325 casi per 100mila abitanti ed
anche l’indice di trasmissibilita’ Rt e’ tornato sulla soglia di
allerta epidemica di 1, come lo scorso luglio. I dati
dell’ultimo monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di
sanita’ e ministero della Salute indicano che gli indici sono in
risalita ed i timori crescono anche in vista dello stop
all’obbligo di mascherine sui mezzi di trasporto pubblici a
partire dall’1 ottobre.
A preoccupare gli epidemiologi e’ innanzitutto l’andamento
dell’incidenza dei casi, che questa settimana supera la soglia
di 600 per 100mila abitanti – quasi il doppio rispetto alla
media nazionale di 325 – nelle Province autonome di Trento e
Bolzano: e’ infatti pari a 637,6 a Bolzano e 633 a Trento. La
terza Regione con la maggiore incidenza e’ il Veneto con 557. E
sono cinque, rispetto alle due della settimana scorsa, le
Regioni classificate a rischio alto: Emilia Romagna, Lazio,
Marche, Puglia e Veneto. Le restanti 16 sono invece classificate
a rischio moderato. Anche l’Rt e’ tornato a salire. E’ dallo
scorso luglio che l’indice di trasmissibilita’ non raggiungeva la
soglia epidemica dell’unita’ . Insomma, un quadro da monitorare
con attenzione anche se, per il momento, non si registra un
aumento significativo della pressione sugli ospedali e le
terapie intensive in tutte le Regioni si mantengono sotto la
soglia di allerta del 10% di occupazione da parte di pazienti
Covid. Il tasso nazionale di occupazione in terapia intensiva e’
infatti stabile all’1,4%, ma quello nelle aree mediche a livello
nazionale sale invece al 6% contro il 5,3% dello scorso 22
settembre. Inoltre, segnala la tabella sugli indicatori
decisionali allegata al monitoraggio, in 3 Regioni si supera la
soglia di allerta del 15% di occupazione nei reparti ordinari:
si tratta della Provincia autonoma di Bolzano (20,2%), Umbria
(17,8%) e Valle d’Aosta (16,4%). Negli ultimi 7 giorni, avverte
il direttore della Prevenzione del ministero della Salute,
Gianni Rezza, “si e’ quindi verificato un sensibile aumento
dell’incidenza. E dato l’aumento della velocita’ di circolazione
virale, che adesso comincia ad essere abbastanza sostenuto, e’
importante mantenere comportamenti prudenti e soprattutto
effettuare le dosi di richiamo dei vaccini. Questo riguarda
soprattutto le persone a rischio al fine di evitare le
conseguenze piu’ gravi della malattia”.
Rispetto invece ai dati giornalieri segnalati dal bollettino
del ministero della Salute, sono 34.479, in diminuzione rispetto
a ieri, i nuovi contagi registrati nelle ultime 24 ore (ieri
37.522). Le vittime sono 38, in aumento rispetto alle 30 di
ieri, ed il tasso di positivita’ e’ al 18,8% (ieri era al 18,9%).
Sono invece 136 i ricoverati in terapia intensiva, ovvero 5 in
meno, ed i ricoverati nei reparti ordinari sono invece 4.101,
252 in piu’ .
Intanto, da domani 1 ottobre cade l’obbligo delle mascherine
sui mezzi di trasporto come bus e treni, mentre l’obbligo resta
ancora in vigore fino alla fine di ottobre nelle strutture
sanitarie e Rsa. La proroga da parte del ministro della Salute
dell’obbligo di mascherina nelle strutture sanitarie rappresenta
“un’ordinanza di buon senso a tutela dei pazienti fragili e
auspichiamo si adotti questa scelta anche per tutto il periodo
dell’influenza stagionale”, afferma il segretario generale della
Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg)
Silvestro Scotti.