Così l’anziana signora aizza il figlio, padre del bambino. Lo istiga alla violenza. E l’uomo esegue gli ordini materni. Prima comincia a urlare, poi tira calci, sfonda una porta di vetro l’ingresso del Santobono stanco dell’attesa spacca la vetrata di Irene de Arcangelis La nonna del neonato non vuole aspettare. Pretende che i medici visitino immediatamente suo nipote anche se al triage è solo un codice verde. Così l’anziana signora aizza il figlio, padre del bambino. Lo istiga alla violenza. E l’uomo esegue gli ordini materni. Prima comincia a urlare, poi tira calci, sfonda una porta di vetro usando un saturimetro, apparecchiatura del valore di cinquemila euro. La fortuna sta nel fatto che oltre il vetro c’era una bambina visitata dai medici che soltanto per un soffio non è rimasta vittima della vetrata. Giovedì sera alle ore 23, poco prima altri problemi di ordine pubblico nello stesso ospedale pediatrico Santobono. E il giorno prima violenza e danneggiamenti all’Ospedale del Mare. Un elenco che si allunga ora dopo ora, perfino più lungo di quello denunciato dall’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate” e che raccoglie tutte le denunce del personale sanitario aggredito. Per l’associazione dall’inizio dell’anno sono state 92, non sono ancora state conteggiate le ultimissime all’ospedale pediatrico. Dunque 94. Serata nera per il Santobono. C’è un allarme raid e va affrontato offrendo maggiore sicurezza negli ospedali.