Protesta di un gruppo di non vedenti a Napoli: occupano, con il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, il marciapiede di ingresso dell’Istituto Colosimo, nel centro della citta’, per impedire alle auto di parcheggiare nelle zone borrelli 1vietate. “Oltre alle piste ciclabili il Comune dovrebbe pensare anche al nostro diritto alla mobilita’. Abbiamo paura ad uscire. Rispettateci”. Questo il messaggio lanciato oggi dai non vedenti. Da mesi, e’ stato sottolineato, le auto e gli scooter parcheggiano in modo selvaggio all’ingresso dell’Istituto in Via Santa Teresa degli Scalzi causando difficolta’ per gli ospiti ad uscired entrare. “Spesso si fanno male sbattendo o cadendo sui mezzi parcheggiati sul marciapiedi o sulle strisce pedonali. Avevamo chiesto dei semafori sonori e che i vigili urbani multassero questi incivili – spiega Antonio Cafasso responsabile del Colosimo – ma purtroppo non siamo stati ascoltati.
Ovviamente Napoli e’ difficilmente percorribile per chi e’ cieco o ha problemi motori. Quasi tutti gli scivoli sono occupati da auto, per non parlare dei vandali che parcheggiano sui marciapiedi o i negozi che occupano intere aree pedonali con la loro merce impedendone la percorribilita’. Oltre le piste ciclabili saremmo felici che il Comune si occupasse anche del nostro diritto a muoverci per Napoli”. “I ragazzi del Colosimo – spiegano Borrelli e Gianni Simioli della ‘radiazza’ – ci hanno chiesto di sostenerli in questa battaglia di civilta’. Per questo realizzeremo adesivi per segnalare tutte le auto che parcheggiano sui marciapiedi o sulle aree pedonali impedendo ai pedoni e a chi e’ diversamente abile di muoversi liberamente. Purtroppo una parte della citta’ non ha alcun rispetto per questi ragazzi come per tutti i portatori di handicap. Ci meraviglia che i vigili non colpiscano in modo esemplare coloro che quasi ogni giorno parcheggiano sul marciapiede dove affaccia l’Istituto Colosimo rendendo complicato l’ingresso e l’uscita dei ragazzi”. “Gli abitanti della zona e alcuni napoletani – spiega Marco, ipovedente – mal ci sopportano. Spesso ci insultano o ci deridono perche’ sembriamo goffi nei movimenti. Poi quando capiscono che siamo ciechi restano in silenzio per la vergogna e non ci chiedono neanche scusa. Abbiamo paura ad uscire oramai. Non chiediamo molto, solo rispetto e civilta’