Nel quartiere Avvocata, c’è chi, si sta prendendo cura dei luoghi comuni, abbandonati dall’incuria dei cittadini, dalle amministrazioni comunali, e dall’indifferenza di tutta la gente che ormai, ama molto di più, gettare le carte a terra e non solo quelle, sporcando la città anziché, onorarla e rispettare i quartieri, che appartengono anche a tante altre persone. In Piazza Mazzini, nelle adiacenze di Salvator Rosa, qualcosa sta visibilmente cambiando, s’inizia a notare il mutamento delle cose e come la piazza, stia rinascendo nello splendore del decoro e della pulizia. Tutto parte da un’iniziativa nata attraverso i social, dove qualcosa di buono spesso si muove, e proprio su una pagina dedicata al quartiere di Salvator Rosa su Face Book, alcuni cittadini, risentiti dal fatto che vivono in un luogo culturalmente storico, bello ma abbandonato, si sono uniti per riscattare la bellezza del proprio quartiere, ormai cupo e grigio, quando Napoli invece, è famosa, per essere la città del sole! Armati di scope, pennelli, vernici e rastrelli, i volontari sono “scesi in piazza” non per protestare (come sarebbe più comodo fare), ma per ripulire, luoghi abbandonati, diventando parte attiva della città, perché vivere bene a Napoli si potrebbe, se la gente capisse che, deve esistere una civiltà che si rispetti. Così siamo al 3° appuntamento, dove simpatiche persone ben educate, hanno deciso di ripulire la loro piazza di appartenenza, la sopra citata Piazza Mazzini, insieme all’Associazione “Retake” che si occupa di trasformare e prendersi cura degli spazi urbani, per rendere felici i cittadini. “Retake” nasce a Roma, ma è già presente in molte città Italiane e si occupa del degrado dei centri urbani e della valorizzazione dei beni pubblici, diffondendo il senso civico sul territorio. In Piazza Mazzini, nella appena conclusa domenica fredda di febbraio, il Presidente del Retake Napoli, Eleonora D’Ermo di soli 25 anni, di Cassino, ha prestato il suo aiuto insieme ai Retakers, per ripulire le pareti dell’Ufficio Postale, per poi colorare di verde le panchine e i tavoli in ferro arrugginiti dal tempo che passa e sfoltire le aiuole sporche, di rifiuti di vario genere. Nemmeno il vento gelido li ha fermati, del resto a Napoli nonostante tutto, il sole splendeva alto, e come tale la piazza deve tornare a risplendere nella pulizia. I Retaker, non vogliono sostituirsi alle amministrazioni locali, ma semplicemente sensibilizzarli e educare i cittadini a prendersi cura dei propri luoghi, come fosse casa propria, del resto sono luoghi in cui si vive tutta una vita, e perché permettere che gli altri li sporchino? Spazi puliti, aree verdi dove far giocare i bambini, panchine al sole per leggere un libro, non sono vane illusioni, ma possono essere delle splendide realtà se tutti contribuiscono. Le sorprese però non sono mai poche, infatti, scorgere tra i cittadini anche, il Consigliere della II Municipalità Rosanna Laudanno, con le maniche rimboccate per ripulire la città, ci rincuora, perché significa che non siamo soli, c’è anche chi fa parte delle amministrazioni, che lotta come attivista per riqualificare il territorio, dove i servizi sono carenti. Rosanna, appartenente al quartiere Avvocata dalla nascita, sostiene che le associazioni e il volontariato devono essere sostenuti e hanno bisogno di avere voce e spazio, perché sono una realtà importante che lavorano gratuitamente per favorire la crescita delle regole della comunità, per il rispetto di tutti e delle nuove generazioni che abiteranno in queste zone di degrado. Il Consigliere della II Municipalità, è una donna giovanissima, che pensa al bene della propria comunità, perché desidera una Napoli migliore, dove i giovani possano crescere con dignità in una città che deve far parlare di se, per l’arte, l’ospitalità, la gastronomia e la Storia, che si respira in ogni angolo, in ogni cortile di palazzo, o tra le botteghe artigianali. Il terzo appuntamento è stato arricchito ancora da un’altra sorpresa, l’arrivo dell’associazione “Locus Iste”, che si occupa di guidare in visite accompagnate, i cittadini napoletani in luoghi da riscoprire, tra le chiese, strade, quartieri di appartenenza, che spesso non si conosce la storia e dirigersi verso Piazza Mazzini, ha voluto rappresentare la volontà di renderli consapevoli che, non c’è niente di male a contribuire per il bene dei luoghi comuni. Si tratta di salvaguardare la dignità personale, che è un diritto che non deve essere sottratto a nessuno, e perché non capovolgere la mentalità che è meglio seguire l’esempio di chi pulisce anziché, quello di chi sporca, rimanendo indifferenti quando la sporcizia oltrepassa ogni limite? Secondo voi l’afflusso di turisti, che sta arrivando a Napoli, preferirebbe una città decorosa, oppure quella che abbiamo ora con strade dissestate, radici di alberi che sporgono dai marciapiedi, cassonetti rotti e che non tengono tutto il contenuto della spazzatura o ancora, materassi e divani gettati senza incuria lungo la strada? E’ comodo dire: ”Gli spazzini non puliscono”, ma i cittadini nei confronti della città cosa fanno? Può sembrare strano che le persone debbano spazzare la città o ripulire i muri, ma voi credete che sia una realtà che esiste solo a Napoli? A Napoli fa scalpore, ma in tantissime città di Italia, la cosa è naturale, le persone istintivamente ripuliscono i propri marciapiedi (nonostante siano comunali), botteghe che si lavano gli spazi antecedenti ai propri negozi, senza gettare cicche o carte a terra, oppure condomini che, ripuliscono cortili e spazi comuni, per contribuire tutti quotidianamente, alla pulizia della propria “casa” e guai a chi la sporca! Bene a Napoli dobbiamo iniziare dal basso, abbiamo arte e cultura che il mondo ci invidia, ma non abbiamo purtroppo il loro senso civico. Non sappiamo comportarci bene, nei confronti della nostra grande madre “Napoli”, la offendiamo ogni momento e ogni istante che, qualcuno la deturpa, perché non sappiamo difenderla. Il sogno dei volontari è di essere da esempio per la comunità e cercare di coinvolgere in seguito tante altre persone, anche gli stessi commercianti che danno vita al quartiere. Sarebbe bello che anche i proprietari delle strutture ricettive che offrono ospitalità ai turisti, partecipassero alle tante iniziative e dare così, un contributo civile e educativo, del resto per loro sarebbe un ritorno d’immagine e quindi un’economia che si muove, mentre per i giovani sarebbe l’opportunità di non abbandonare la città di origine per andare in cerca di un futuro lavorativo altrove, perché quando ci sono le regole, tutto funziona meglio. Voi dite un’illusione? Forse perché non sapete sognare e lottare per un futuro migliore o forse perché non ci siamo mai paragonati agli altri cittadini italiani. I volontari intanto, insieme ai Retake non si fermano, e continuano sostenuti dalla II municipalità a lavorare, per raggiungere ogni luogo bisognoso di amore. La speranza è di vedere un angolo di paradiso, una bella fotografia che si scorge scendendo lungo la via Salvator Rosa, quando tra i due palazzi che formano l’angolo di Piazza Mazzini, si vede il Vesuvio, posto sopra una piazza pulita e luminosa, e in futuro illuminata anche di sera, rinata grazie alla sensibilità del popolo napoletano. Ci saranno altri appuntamenti ufficializzati sui siti di FB, ma si spera che tutti possano contribuire a ripulire Piazza Mazzini e che sia, solo l’inizio di una lunga serie di piazze.
A cura di Sabrina Abbrunzo