Allarme per quanto sta avvenendo in città dopo i crolli dovuti, vero alle forti raffiche di vento e alle piogge di questi mesi, ma anche ad una mancanza totale di controlli e di manutenzione. «Il Pd propone un grande piano di risanamento e riqualificazione dei nostri edifici, dei nostri parchi, delle nostre strade, del nostro patrimonio artistico. Occorre farlo presto e farlo bene. Ora basta, meritiamo di più», conclude il segretario metropolitano del Partito democratico. Un allarme lanciato qualche mese fa da Andrea Esposito, ingegnere, già presidente sezione Unite! Campania, che proprio commentando quanto avvenuto per il fabbricato a diecente la chiesa del Rosarielto in piazza Cavour, aveva ricordato come nel 1884 «Matilde Serao aveva descritto la realtà di alcuni quartieri cittadini, con palazzi fatiscenti, chiedendo di “sventrare” Napoli» nel senso di rifare. «Per quella occasione fu fatta una legge per Napoli di soli dieci articoli, semplici e chiari che non ebbe bisogno di interpretazioni e circolari della Agenzia delle Entrate. Ma con quella legge di pochi articoli la città fu ridisegnata e tra le opere fu costruita la Galleria Umberto in appena tré anni. Oggi viviamo altri tempi – ha rimarcato Esposito – e dal crollo di un pezzo di cornicione del frontone della Galleria Umberto (caduto nel 2015), dopo circa 6 anni, ancora non sappiamo chi deve ricostruirlo. Questo è quanto». Da allora, da quella legge, la manutenzione non ha mai brillato. «Tutto invecchia, compresi i palazzi» ha concluso l’ingegnere Esposito sottolineando eh senza manutenzione il nostro patrimo nio immobiliare, pubblico e privato, ii tortissimo degrado, rischia un crollo non solo in senso virtuale- le cui conse guenze potrebbero essere trag i ñ he e ter ribili. L’intervento, chiesto dunque d Sarracino, va proprio in questa direzio ne: evitare il tracollo fisico dei fabbrica ti e dei monumenti, cercando di tutelar nel contempo integrità edilizia e salute