Il Capogruppo di “Prima Napoli” Cons. Vincenzo Moretto – ha presentato un question time sull’incuria e sul disinteresse di codesta Amministrazione verso i cimiteri cittadini e sul mancato decollo dell’impianto di cremazione di Poggioreale. A fronte dei numerosi vantaggi della pratica della cremazione non corrisponde di fatto finora alcun vantaggio da quasi vent’anni di lavori; circa 7milioni di euro spesi (non ultimi 350mila euro per i due carri funebri che giacciono abbandonati in un garage che sarebbero serviti per sollevare dalle spese funerarie le famiglie meno abbienti che ne avessero fatto richiesta). L’impianto di cremazione, del resto già ultimato, avrebbe una garanzia di due anni che starebbe per scadere, rimane ancora bloccato nei meandri di una burocrazia lenta; di gare d’appalto mal gestite; di numerosi ricorsi al Tar (vedi anche l’inserimento dell’impianto nel project financing per la realizzazione del Pua di Poggioreale); richieste di permesso che non possono partire perchè di fatto manca un gestore ufficiale. Intanto la struttura e le aree ad essa accessorie, inevitabilmente, cominciano a risentire dell’incuria e del degrado e il finanziamento che il Comune ha realizzato rischia di venir vanificato con una vera beffa per i cittadini, costretti ancora a rivolgersi alle numerose agenzie di servizi funebri che speculano applicando tariffe esorbitanti per tutta la procedura della cremazione e con tutto il comparto cimiteriale (per quanto riguarda le varie pratiche e attività) evidentemente che rischia di cadere sempre più nel settore collaterale dei privati con tutte le conseguenze che ne derivano. Dato atto a queste considerazioni, si chiede come codesta Amministrazione voglia risolvere le problematiche e le criticità riportate; come sollevare dal degrado e dall’incuria l’impianto e le aree annesse (se vi sono in agenda dei sopralluoghi tecnici); se accetta passivamente i tempi della burocrazia e dei ricorsi al Tar o ha al vaglio soluzioni alternative; quali accelerazioni vorrà dare in tempi brevi; quali conseguenze comporterà la scadenza della garanzia dell’impianto di cremazione. Insomma i soliti sprechi e servizi da considerare indispensabili non resi e garantiti ai cittadini. Quantificare i danni causati e le responsabilità da attribuire.