Dopo il debutto la scorsa stagione, Longchamp è tornato alla settimana della moda a New York portando in passerella lo spirito da ‘La Voyageuse’, da viaggiatrice, per mettere a confronto due tipi di donne, quella parigina, quindi europea, e quelle newyorkese. Da una parte l’innata eleganza della parigina e che si esprime con colori sobri come il bianco o il nero, dall’altra la newyorkese con tutta la sua frenesia e di conseguenza che ben si sposa con un look più colorato, urbano. “E’ la seconda volta qui a New York – ha detto all’ANSA Sophie Delafontaine, direttrice creativa del brand francese – quindi sento la pressione di fare bene e di fare anche meglio della prima volta. Ma eccomi qui e con questa collezione di 40 look voglio rappresentare tutte le donne in tutta la loro diversità”. Delafontaine ha sottolineato appunto che l’idea della collezione è la donna che viaggia da Parigi a New York e lo spirito della viaggiatrice permea ogni look, persino la passerella, dalla forma di una lunga pista di atterraggio. L’idea di dinamismo è passata anche attraverso la location scelta per la collezione autunno-inverno 2019, ’28 Liberty Street’, sede di uno degli edifici tra i più alti della città e nel financial district, dove la velocità e gli scambi sono all’ennesima potenza. L’architettura dell’edificio è stata anche lo sfondo perfetto per il nuovo marchio Longchamp. Per esso e in occasione dei 70 anni del brand, la designer si è ispirata al Bauhaus. ‘LP’ era impresso sia sugli accessori che sui capi, nonché sulla passerella. Tra le innovazioni per Longchamp, l’iconica borsa ‘Le Pliage’ (piagabile, ndr)si è ridotta nelle dimensioni. Delafontaine non ha mancato di sottolineare che anche se Longchamp è una maison molto francese è molto aperta al mondo e la sua presenza alle sfilate di New York è un modo per dimostrarlo. Infine ha annunciato un progetto in Italia durante
il prossimo Salone del Mobile che si svolgerà a Milano dal 9 al 14 aprile. “Presenteremo – ha detto – una nuova collaborazione con un designer. Non posso dire altro se non che sarà per una borsa”.