Sono già oltre quindicimila i visitatori della mostra ‘Joan Miró. Il linguaggio dei segni’ al PAN Palazzo delle Arti Napoli, aperta da un mese e che proseguirà fino al 23 febbraio 2020, promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli e organizzata dalla Fondazione Serralves di Porto con C.O.R.Creare Organizzare Realizzare. Dedicata ad un lungo periodo produttivo dell’artista catalano, dal 1924 al 1981, la mostra è stata preferita da molte scuole, anche per la sua offerta didattica, formativa, ludica e creativa dedicata a bambini, ragazzi, adolescenti, studenti di tutte le età, gruppi e famiglie. Curata da Robert Lubar Messeri, professore di storia dell’arte all’Institute of Fine Arts della New York University, sotto la guida di Francesca Villanti, direttore scientifico C.O.R, la mostra propone una passeggiata composta da nove percorsi, da Il Linguaggio dei segni e la Ballerina del 1924 fino a Le tele bruciate e la morte del segno e una delle cinque tele esistenti al mondo che Miró eseguì con il tessitore Josep Royo, nel dicembre 1973, insieme con una sequenza di fotografie sui passaggi del lavoro.