Nelle vaccinazioni possono esserci i cosiddetti casi di ‘vaccine failure’, ovvero di mancata risposta al vaccino, e rappresentano una percentuale variabile tra 1 e 5% dei vaccinati. Proprio per questo e’ necessario raggiungere
salute-11elevate coperture vaccinali, cosi’ i batteri circolano di meno”. Cosi’ Susanna Esposito, presidente dell’Associazione mondiale per le malattie infettive e i disordini immunologici (Wadid), in merito al bambino di 4 anni in gravi condizioni perche’ colpito da una meningite di tipo C e che, secondo quanto riferito dalla Asl di Pisa, era stato vaccinato nel 2013.
“Il vaccino contro la meningite C – prosegue la professoressa Esposito, direttore dell’Unita’ di Pediatria ad alta intensita’ di cura dell’Universita’ di Milano – oggi e’ raccomandato a livello nazionale in un’unica dose tra uno e 18 anni. Ma nel nuovo Piano vaccinale e’ previsto un richiamo in adolescenza, dopo circa dieci anni”. Dal punto di vista delle coperture, sottolinea “c’e’ ancora molto lavoro da fare, visto che quelle raccomandate per creare ‘immunita’ di gregge’ nella popolazione sono maggiori o uguali al 95% della popolazione, mentre oggi siamo a intorno al 60% di vaccinati a livello nazionale, con grandi differenze tra le varie regioni”. Grazie alla protezione indotta dall’immunita’ di gregge, infatti, conclude l’esperta, “si possono proteggere anche quei soggetti che non rispondono ai vaccini o che non
possono esser vaccinati”.