Dopo due anni di pandemia e distanzi amento Covid. I test di Medicina diventano, cosi, un pretesto per sperimentare nuovamente la socializzazione. Una sensazione confermata anche dal rettore Vincenzo Loia, mentre si muove attraverso le aule a salutare i candidati prima dell’inizio della prova: «La prima novità di questo anno è il ritorno in presenza al 100%, Torneremo a vivere i nostri due campus, a riempire le aule, i laboratori e tutte le altre strutture, Accoglieremo i nostri studenti, li accompagneremo in un percorso impegnativo, ma anche entusiasmante, con attività sportive, teatro, biblioteche, mensa». Dei 1.825 prenotati, sono 1.732 i candidati effettivi che hanno preso parte al test per i 156 posti per Medicina e Chirurgia e 30 per Odontoiatria e Protesi Dentaria, disposti dal Miur a Salerno. «L’incremento delle domande ci inorgoglisce. Significa che Unisa sta lavorando bene – evidenzia il direttore del Dipartimento di Medicina, Carmine Vecchione – La pandemia ci ha fatto capire quanto fosse necessaria la presenza dei san ita ri, limitata dal numero chiuso. È importante però che il numero di iscritti sia proporzionale alla capacità dell’università». E poi, l’invito a «non demoralizzarsi per chi non ce la farà, perché diventare medico è un’aspirazio ne importante, è una missione profonda, perché il target di tutti i giorni è la cura del malato». I NUMERI Sono 720 posti in più in Italia disposti dal Miur, per un totale di circa 15mila per oltre 65mila iscritti ai test d’ingresso. Se in Italia soltanto uno su 4 ce la farà, la percentuale ad Unisa sale leggermente. È l’ultimo concorsone, che scomparirà dal prossimo anno, quando ai quiz si sostituirà un vero e proprio percorso, a cominciare già al quarto anno delle scuole superiori, con corsi online gratuiti preparati dalle università e prove di a utova lutazione, II test si potrà ripetere più volte per usare il punteggio migliore. Ogni candidato creerà, così, il suo percorso che lo porterà a sostenere un esame Tole, che si chiamerà Toi c-Medi ciña. LE VOCI Non tutti gli attuali candidati, però, sembrano propensi al nuovo sistema, «Con il Tôle il punteggio finale di sicuro si alzerà di molto, vista la possibilità di riprovare più volte