L’osteoporosi? E’ un vero killer delle donne anziane al pari dell’ictus e del carcinoma mammario. La progressiva fragilità delle ossa dopo la menopausa è una delle cause di disabilità e mortalità evitabili nelle donne dopo i 65 anni.
Il tema sarà affrontato a Palazzo Alabardieri a Napoli in due giorni di studio dedicati alle malattie endocrino metaboliche ai massimi livelli scientifici. Presidente del Corso di aggiornamento è Per mettere a punto una giusta terapia occorre un approfondito studio della situazione clinica che va fatta allo specialista anche per evitare effetti collaterali e altre condizioni di rischio”. Malattie endocrine e metaboliche dunque. In Campania quasi un’epidemia ilegata agli stili di vita, alle cattive abitudini alimentari e anche all’esposizione agli inquinanti ambientali.
Se la genetica pone le basi è infatti l’ambiente a determinare l’insorgenza di molte patologie. Le malattie rare
endocrinologhe, l’ipogonadismo e disfunzione erettile, la
fertilità e le malattie delle surrenali, 10 domande sul calcio e la vitamina D. E ancora, il trattamento dell’osteoporosi (su cui interverrà Claudio Marcocci dell’Università di Pisa, uno dei
massimi esperti in materia). Spazio inoltre alla colesterolemia,
correlata alle malattie coronariche e alla dislipidemia come
cause di infarto del miocardio. Fari puntati inoltre
sull’ipertensione e sulla sindrome coronarica acuta e lo
scompenso cardiaco. C’è spazio infine, nel meeting di domani a
Napoli anche per le nuove tecnologie nel controllo della
glicemia, nel diabete e per la valutazione del rischio cardio –
renale da aumentata variabilità glicemica. Infine riflettori
accesi sulla tiroide, sulla chirurgia e le cure farmacologiche
con gli interventi di Maurizio De Palma primario chirurgo del
Cardarelli. Anna Maria Colao ordinario della Federico II e una
delle massime autorità scientifiche in endocrinologia tratterà
le malattie rare scheletriche. “Sono un gruppo eterogeneo di
malattie ereditarie – spiega – che causano problemi della
crescita e dello sviluppo. Le malattie che ne fanno parte si
differenziano in base a caratteristiche cliniche, radiologiche e
genetiche. Queste patologie hanno un impatto spesso devastante
sulla qualità della vita delle persone che ne sono affette.
L’osteogenesi imperfetta, il morbo di Paget, il rachitismo
resistente al trattamento con Vitamina D e l’ipofosfatasia sono
solo alcune delle oltre 400 anomalie rare del sistema
scheletrico che colpiscono i pazienti di tutto il mondo. La
Campania è poi una regione ad elevata prevalenza di Malattia di
Paget. La malattia di Paget è una patologia cronica dello
scheletro in cui le ossa sono più fragili e si associa ad una
aumentata tendenza alla frattura. I pazienti con malattia di
Paget di origine campana presentano una maggiore gravità della
patologia in termini di numero di siti ossei colpiti e precocità
di insorgenza”.