“Oggi si realizza un passo determinante nella direzione della trasparenza dell’informazione ai consumatori”, afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo, commentando la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del
decreto interministeriale per l’origine obbligatoria sui derivati del pomodoro. “A questo punto – aggiunge – meno di un prodotto alimentare su quattro non riporta obbligatoriamente l’origine in etichetta, dai salumi alle marmellate, dai sottolio al succo di frutta, dal pane fino al latte in polvere per bambini”.
Due prosciutti su tre venduti oggi in Italia provengono da
maiali allevati all’estero – sottolinea Coldiretti – senza che
questo venga evidenziato chiaramente in etichetta dove non e’
ancora obbligatorio indicare l’origine. Cosi’ come avviene per i
200 milioni di chili di succo di arancia straniero che valica le
frontiere e finisce nelle bevande all’insaputa dei consumatori
perche’ in etichetta viene segnalato solo il luogo di
confezionamento. Un problema che riguarda poi tutti i salumi, la
frutta trasformata in generale, dalle confetture alle conserve, l’insalata in busta, il pane o i funghi conservati che spesso arrivano dalla Cina, Paese ai vertici mondiali per gli allarmi
alimentari.