Nolana, sette persone ascoltate fino a sera dai carabinieri e poi arrestate. Scene di panico e follia quelle a cui hanno assistito le forze dell’ordine nella zona periferica di Pompei, a pochi passi da Boscoreale. La rissa è scoppiata ieri intorno alle ore 13, quando una donna, una 53enne della città degli Scavi, sarebbe stata aggredita per strada dal marito e da un giovane figlio della coppia. I due uomini hanno raggiunto la vittima, che si trovava alla guida della propria auto per andare a lavoro. Ed è qui, in via Nolana, che è scoppiato l’inferno. Entrambi avrebbero letteralmente strappato le chiavi dal cruscotto della macchina, costringendo inevitabilmente la donna a fermarsi per poi seguirli in casa. Ovvero nell’appartamento lasciato dalla donna a luglio scorso, dopo una denuncia per maltrattamenti familiari regolarmente presentata in caserma. La donna, attualmente, vive infatti con sua sorella in una diversa abitazione, nella città di Scafati. L’allontanamento dalla casa coniugale non sarebbe però mai stato digerito dal marito e da suo figlio. Forse questo il movente del raptus di follia, che ieri ha spinto i due uomini ad agire. Padre e figlio hanno costretto la vittima a salire in casa, sprangando persino le porte e le finestre. “Ritorna qui, nella tua vera casa” le avrebbero urlato in faccia e a muso duro attirando la curiosità dei vicini. Il figlio avrebbe persino colpito al volto la madre. A rispondere con urla, ma di terrore, è stata anche la vittima che ha temuto addirittura di morire. Tanto che il feroce trambusto ha messo in guardia anche i vicini. In molti, lì, sono parenti del marito violento. Per fortuna, loro, hanno rintracciato il padre e la sorella della vittima, precipitatisi in via Nolana per soccorrerla. I familiari della donna hanno infine chiamato i carabinieri, diretti dal capitano della compagnia di Torre Annunziata. Luigi Cipriano, e dal maresciallo della stazione di Pompei, Angelo Esposito, immediatamente giunti sul posto assieme a una gazzella del commissariato di polizia di Pompei, agli ordini del vice questore Stefania Grasso. Le forze dell’ordine hanno chiamato poi un’ambulanza del 118 per scongiurare ulteriori rischi. La vittima, secondo il racconto di alcuni testimoni, aveva i classici segni di un infarto in pieno corso. In ospedale, con mezzi propri, sono andati ieri anche il marito e il figlio della coppia. Entrambi, ascoltati in seguito in caserma dai carabinieri, hanno dichiarato di aver subito delle lesioni durante la colluttazione avvenuta nell’appartamento. Ascoltati dagli inquirenti anche alcuni testimoni oculari e altre persone coinvolte nella spaventosa rissa. In totale sono sette, tutti arrestati dai carabinieri. Le ipotesi di accusa sono rissa, resistenza e violenza a vario titolo. Durante la colluttazione sono rimasti feriti pure due militari dell’Arma. Le indagini continueranno nelle prossime ore per ricostruire Finterà dinamica di una rissa dai contorni oscuri, di un rapporto che stava ormai finendo e che comportava anche la divisione dei beni. Il tutto in un clima ostile, caratterizzato da contrasti continui. Tanto che quella che ieri è finita in rissa sarebbe potuta sfociare in una vera tragedia.