A CURA DI VALENTINA BUSIELLO

L’ospedale Cardarelli di Napoli, un Ospedale in Campania abbastanza fornito di ogni reparto medico specialistico! L’eccellenza

Direttore Paradiso, ci parla dell’importante evento che si è tenuto in Azienda Ospedaliera qualche giorno fa’, sulla giornata dell’ammalato ? E’ stato un evento molto sentito, c’è stata una visita ufficiale del Cardinale Crescenzio Sepe, che prima ha visitato alcuni reparti del Pronto Soccorso, soprattutto Latin dove e’ stato cardarelli-6acquistato un Ecografo di ultima generazione con i fondi destinati, l’anno scorso, della Curia raccolti insieme alla Rai (appunto per beneficenza ), quindi anche a noi e’ stata data la possibilita’ di comprare qualcosa per l’Ospedale e quindi per i pazienti! Successivamente poi c’è stata la messa solenne nel Salone dell’Ospedale con tutti i cappellani dell’Ospedale, all’evento e’ intervenuto anche il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che chiaramente ha molto apprezzato questa manifestazione, ed ha sottolineato l’importanza che ha il Cardarelli, il ruolo strategico dell’Ospedale, del Pronto Soccorso, degli Operatori, e quindi penso che sia stato un evento molto gratificante per l’Ospedale (quindi per tutta la popolazione Cardarelliana)! Direttore Paradiso, ci parla del suo lavoro ? Il Direttore Sanitario, sicuramente rappresenta un punto di riferimento molto importante per l’Ospedale ( non perche’ lo faccia io), nelle Aziende Ospedaliere costituite da un solo Ospedale dal 2012, il ruolo è Unico, sia il Direttore di Presidio, che il Direttore Sanitario Aziendale, e quindi anch’io cardarelli-4sono Direttore Unico ! Quindi svolgo sia funzione di Governance dell’Ospedale, sia funzione di strategica; e quindi faccio parte della funzione strategica insieme al Direttore Generale e al Direttore Amministrativo. Il nostro lavoro, psicoperatore del Cardarelli e’ un lavoro che da’ grosse soddisfazioni e nello stesso tempo e’ molto impegnativo. Il problema grosso è il numero di afflusso che noi abbiamo giornalmente al pronto soccorso, quindi questo crea sempre un po’ di difficolta’ nella gestione rutinaria di tutti i pazienti! Arriviamo anche al punto di 300 eccessi al giorno, ovviamente non tutti sono da ricoverare, pero’ la maggior parte. Il problema grosso, quindi è l’accesso al pronto soccorso, quindi l’aggressione dei pazienti, che chiaramente non tutti vengono ricoverati! Pero’ prima di fare questo è’ molto piu’ facile fare un ricovero, che rifiutare un ricovero ! Perche’ per rifiutare un ricovero, si devono prima fare delle indagini accurate per dare una risposta ai cardarelli-3pazienti, sia dal punto di vista medico legale che dal punto di vista esistenziale! Devi ricoverare molte volte, e’ molto piu’ semplice quindi li ricoveri, pero’ chiaramente noi cerchiamo di non fare ricoveri impropri! Che gia’ il Cardarelli e’ super affollato, quindi noi agiamo sempre con ammalati “ sovrannumerati”, come dicono “ in barella” e’ una selezione molto difficile, e delle volte crea dei problemi all’operatore proprio sul piano del contatto con l’utenza! L’utenza un po’ “ particolare”, molte volte avvengono aggressioni da parte di questi utenti, chiaramente che vengono da un contesto sociale “ un po’ particolare”, accadono perche’ molte volte anche i tempi di attesa al pronto soccorso siccome esistono i codici, non sono tempi di attesa molto brevi, puo’ capitare anche di aspettare ( un’ora e mezza a volte due ), pero’ questo fa’ cardarelli-2parte della garanzia dei pazienti che vengono trattati a secondo una priorita’! ( Se uno arriva prima ed ha un “ eczema “, mentra un altro paziente arriva con l’infarto ) si da’ la priorita’ a chi e’ piu’ grave! E’ l’utenza molte volte non capisce!!! Cerchiamo di evitare di far entrare molti parenti nelle sale, altrimenti si crea caos! Diamo il permesso alle emergenze mediche, per proprio chi ha bisogno di un supporto per le persone anziane, per farle stare vicino! Direttore  Paradiso, da quanti anni svolge questo lavoro ? Allora sono Direttore Sanitario dell’Ospedale Cardarelli dal 2007. Sono entrato in Ospedale nel 1979, ho sempre lavorato nell’ambito della Direzione sanitaria, che prima era l’Ospedale Riuniti di Napoli, quindi c’era il gruppo degli ospedali Riuniti, storici, il Cardarelli, Loreto Mare, persino il Rizzoli di Ischia appartenava al gruppo! Era una sanita’ diversa, una gestione diversa, cardarelli-5soprattutto era diversa l’utenza, la tipologia anche della struttura, allora c’erano oltre 1200- 1300 posti letto, anche perche’ esistevano ancora delle divisioni con cameroni e quindi il numero dei pazienti era concentrato, poi man mano l’Ospedale si è evoluto! Uno dei grossi problemi di questi ospedali, ci sono degli ospedali padiglionali, essendo padiglionali, quindi c’è bisogno di piu’ personale, perche’ è un ‘ospedale monoblocco, basti pensare una delle nostre maggiori difficolta’ è il trasferimento dei pazienti da un’ala all’altra! Anche perche’ noi non abbiamo un sistema di “ rete sotterranea”, una volta c’era, poi sono stati interdetti, dovremo rifarlo! Per cui tutti i trasporti avvengono con le ambulanze! Quindi molte volte ci sono ritardi, difficolta’ per le consulenze, per il trasferimento presso le strutture per svolgere delle indagini, mentre nel “DE” dipartimento emergenza, il tutto si svolge sempre in maniera piu’ veloce! C’è tutto, è una grossa struttura monoblocco, ci sono tutte le specialita’, ci sono cardarelli-1tutti i servizi! Amo questo lavoro perche’ l’ho scelto, ho scelto una carriera di cui ho iniziato dal 1979, anche se è’ cambiato tanto, allora c’erano delle soddisfazioni diverse, mi sono dedicato anche un periodo all’Ospedale San Paolo! prima come Ispettore Sanitario, come Vice Direttore, poi come Direttore Sanitario, quindi sono stato sempre nell’Area Omogenea Organizzativa, sono oltre 30 anni, prima all’Ospedale Riuniti di Napoli quindi negli anni 70, il Cardarelli, l’Ospedale Loreto Mare, Incurabili, San Paolo, un’unica amministrazione, l’Ospedale principale e’ il Cardarelli, poi successivamente gli anni 80, Riforma Sanitaria USL 40, quindi Cardarelli Santobono, due Ospedali che appartenevano all’USL 40 diciamo dell’area cittadina collinare, poi con l’ultima Riforma, quindi Azienda Ospedaliera autonoma negli anni 90. Progetti per il futuro? Tanti progetti, progetti innovativi per l’Ospedale, l’innovazione verso la tecnologia e l’innovativa anche dal punto di vista della ristrutturazione, ci sono tante!