La cucina di Hong Kong, con tutte le sue contaminazioni e espressioni multietniche, approda e
conquista Roma. Nella capitale ha da poco inaugurato Song,
ristorante di vera cucina cinese che propone raffinati piatti
della mecca gastronomica della Cina. Un locale dal design
accattivante e con tavoli all’aperto che vuole testimoniare una
nuova prova d’amore amore per la cucina asiatica della famiglia
Wu e della famiglia Okazaki, gia’ socie dei ristoranti Okasan,
Otosan e Hiromi cake. Una nuova insegna che nasce soprattutto da
una volonta’ comune: fare conoscere a tutti una delle scuole
culinarie piu’ interessanti e apprezzate dell’Est asiatico,
rivisitata in chiave moderna e originale. Gli amanti della buona
tavola incontrano qui la dedizione pura dello chef Chu Lin Sang.
Con questa nuova apertura la tradizione si fonde, quindi, con
la modernita’ . La cucina cinese – tra le migliori al mondo – da
Song e’ declinata nello stile piu’ autentico di Hong Kong con
tanto di anatre lasciate in preparazione per la laccatura
l’intera notte nella cucina a vista.
I dim sum sono protagonisti in apertura del menu con una
collezione di piccoli e deliziosi ravioli, rigorosamente
preparati a mano, con materie prime di altissima qualita’ e
spazia tra ravioli con Astice e Matcha a funghi di bosco e
tartufo, capesante, spigola. Lo chef, Chu Lin Sang, e’ un maestro
che vanta anni di esperienza nei migliori locali della penisola
di Kowloon ed esprime tutta la sua profonda conoscenza e grande
passione nella preparazione di queste “creazioni”, una
esplosione di gusti e profumi della cucina cinese che narrano
un’arte millenaria. Tra i piatti iconici anche i Bao e l’Anatra
alla pechinese, preparata interamente dal maestro con oltre 30
ore di lavorazione e servita con crespelle sottili, salsa
Pecking Duck e verdure croccanti. Ricche preparazioni che
sorprendono per equilibrio e sapore, in cui le due anime della
tradizione e dell’innovazione si armonizzano con la possibilita’
di seguire un percorso degustazione al quale viene suggerito
l’abbinamento con tre cocktail o quello con i sake’ . Il
ristorante dispone di un interessante cocktail bar con creazioni
particolari ispirate ai famosi liquori asiatici.
La carta dei dolci e’ a cura di Hiromi Cake, prima pasticceria
giapponese a Roma di proprieta’ dei soci che hanno fondato Song,
e individua cinque leccornie squisitamente orientali e allo
stesso tempo vicine al gusto occidentale, rivisitate in chiave
moderna e originale. C’e’ Hiromi, una mousse di prugne e umeshu,
cuore di lampone e composta d azuki con bisquit al cacao;
Daiski, in giapponese “ti amo”, savoiardo al matcha con crema ai
frutti rossi, soffice mousse allo yogurt e glassa al lampone;
Tiramisu’ matcha, versione orientale ispirata al nostro
tradizione dolce e realizzata con pan di spagna in stile
giapponese e caramello; Cheesecake al mango e Sakura, soffice
mousse alla mandorla con cuore di ciliegia arricchito da una
composta di amarene.