Con la XXIV Edizione del gran ballo del Gattopardo. Il direttore Nino Graziano Luca: «Il nostro Gran Ballo è l’unico che proponeda sempre le coreografie su tutte le musiche ballabili originali del film».
A Palermo, Capitale della Cultura Italiana per il 2018, sabato sera è tornato in scena per la ventiquattresima volta il “Gran Ballo del Gattopardo”, l’evento che fa rivivere l’atmosfera romantica di Don Fabrizio, Angelica e Tancredi, i protagonisti del celebre romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, del quale quest’anno sono celebrati i sessant’anni dalla pubblicazione per i tipi della Feltrinelli.
Ad organizzarlo, come sempre, la Compagnia Nazionale di Danza Storica diretta da Nino Graziano Luca che, reduce dai numerosi successi internazionali, con oltre 100 danzatori in costume dell’800 ha dato vita nel pomeriggio ad una Promenade per le vie della città di Palermo culminata con applausi a scena aperta del pubblico al momento dell’arrivo al Teatro Massimo.
Poi al Grand Hotel Et Des Palmes, si è svolto il Gran Ballo vero e proprio che è stato anche il primo evento della Compagnia Nazionale di Danza Storica da membri del Consiglio Internazionale della Danza UNESCO.
«Il Gattopardo rimane un classico letterario e cinematografico intramontabile – ha affermato Nino Graziano Luca – siamo ormai giunti alla ventiquattresima edizione del Gran Ballo curato dalla Compagnia. L’opera letteraria, oltre a offrire la più verosimile narrazione del risorgimento in Sicilia vissuta dalla élite ottocentesca, è uno straordinario compendio dei costumi e della società dell’epoca, stretta nella morsa tra le istanze di libertà e progresso, e l’ancient régime che stava per tramontare: tutto questo è stato riproposto fedelmente nel capolavoro cinematografico di Luchino Visconti, un film che ancora oggi fa scuola. Il nostro evento – ha continuato – prende le mosse dall’indimenticabile scena della pellicola riproponendo le coreografie originali della Mazurka e della quadriglia nonché le mie coreografie composte sul Valzer, la Contraddanza e la Polka composte da Nino Rota».
I partecipanti, provenienti da diverse parti d’Italia e da alcune capitali europee, hanno danzato numerose altre coreografie frutto dell’accuratezza filologica delle ricerche di Nino Graziano Luca il quale – dopo aver ringraziato per la preziosa collaborazione i Maestri siciliani della Compagnia Nazionale di Danza Storica: Virginia Gambino, Carlo Angelo, Vita Ventimiglia, Giovanna Tidona, Antonino Barbera, Rita La Sala – ha introdotto l’artista Giuseppe Bennardo autore della scultura “Il Gattopardo” realizzata appositamente per il Gran Ballo per poi inaugurare la Mostra: “Donne di Sicilia. Dal Mito all’Angelica del Gattopardo”.
Il prossimo appuntamento con la Compagnia Nazionale di Danza Storica sarà il 19 Maggio al Teatro Sociale di Como.