La Campania è in zona arancione, ieri il governatore De Luca ha invitato i cittadini a rimanere in casa il più possibile: ma la movida del sabato sera e il sole di stamane hanno creato ancora assembramenti, protagonisti soprattutto giovani e giovanissimi non di rado privi di mascherina.  Gli episodi più significativi a Napoli e in provincia, dove – denuncia il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli di Europa Verde la situazione di oggi.

Ieri: Assembramenti clamorosi dal centro storico a Chiaia , dove i baretti sono blindati ma piazza Amendola, davanti al liceo Umberto, è presa d’assalto dagli studenti per il ritrovo serale, a poche ore dalla Dad indetta da De Luca. Nel giorno in cui il Governo conferma le restrizioni anti-Covid, col virus tutt’altro che indebolito, migliaia di giovanissimi partenopei non rinunciano alla festa e all’alcol del weekend fino almeno alle 22, anche se l’asporto è consentito solo fino alle 18, Schiamazzi e cori da stadio in piazza Bellini, insulti e invocazioni di presunta «libertà» alla polizia, le scale di Santa Chiara trasformate in una discoteca, situazione definita «inaccettabile dice Gennaro Esposito del comitato Vivibilità Cittadina -. I giovani si stanno mostrando irresponsabili, e se la piazza “anti-restrizioni”, San Giovanni Maggiore Pignatelli, è controllata, si assembrano nei vicoli di Calata Trinità Maggiore, largo Doria, vico Carrozzieri e Monteleone. Faccio un appello ai genitori dei ragazzi: queste cose vanificano gli sforzi delle istituzioni nel contenere il virus e la dad stabilita da De Luca». La pandemia non esiste per migliaia di giovani napoletani che, spesso senza mascherina, si sono riversati nelle strade, ñ che hanno imparato ad aggirare le restrizioni . Se, come ieri, la polizia controlla piazzetta dell’Orientale, la movi- da si sposta verso piazza del Gesù e Bellini. Mentre via Partenope ñ i baretti di Chiaia sono presidiati dalle forze dell’ordine, piazza Amendola è gremita di liceali. Stesso leitmotiv di giorno: tra via Scarlatti e via Luca Giordano regnano gli assembramenti. Come da regolamento, bar e ristoranti possono restare aperti per asporto finoalle 18 e fino alle 22 per delivery, ma sono sempre chiusi al pubblico per la somministrazione. Eppure, la movida si è intensificata dopo le 18, compiici distributori alcolici, mini-market o supermercati, oltre a qualche gestore che non rispetta le regole (a fronte di tanti che le rispettano). Folla anche in via Falcone, con la movida del pomeriggio. Ma cittadini di ogni età faticano a reggere le restrizionie hanno affollato via Scarlatti e via Luca Giordano. «Se altrove sono arrivati transennamenti commenta Gennaro Capodanno del Comitato Valori Collinari-Qui non ci sono controlli e c’è approssimazione riguardo al virus. Una zona “franca” del Covid». Sul fronte sciopero fiscale, ieri il Mef ha annunciato la proroga dei termini per i versamenti relativi alla rottamaz ione – ñ al “saldo e stralcio” per le rate del 2020 e la prima del 2021, e acceso la speranza tra le associazioni di categoria napoletane perii differimento della Tari in scadenza domani. La «Tari – avvertono però le associazioni – non è nominata dal Mef». Palazzo San Giacomo, intanto, è al lavoro per provare a differire l’imposta, ma «le cattive finanze del Comune di Napoli – spiega Marco Pantano, presidente della Confederazione Imprese e Professioni incidono negativamente sulla vicinanza alle attività commerciali. Iva, Irpef, Irap, multe, contributi previdenziali: