Nell’ambito del Carditello Festival. Obiettivo dell’iniziativa – promossa dalla Fondazione Real Sito di Carditello guidata dal presidente Luigi Nicolais – è avviare un percorso culturale e musicale ¡spirato alla storia dei vini casertani, valorizzando il ruolo svolto dalla Fondazione che recentemente ha attivato due coltivazioni sui propri terreni di vitigni autoctoni: l’Asprinio di Aversa con la Cantine Magliulo ed il Pallagrello bianco e nero con la cantina Vigne Chigi di Capua. Ogni sera, dunque, concerti jazz. La rassegna è partita con le note di Head Project Trio, e seguirà stasera con Lello Petrarca, e poi con Ondanueve String Quartet oltre che con con Leo Quartieri. Vi saranno presentazioni di vitigni casertani e, a seguire, degustazioni a cura della Fisar. E non solo. Spazio anche alle incursioni letterarie con la presentazione del volume “Istanze Poetiche” (oggi alle ore 18.30) di Alessia Guerriero e Paolo Miggiano con illustrazioni di Arianna e Oreste Montinaro (Terra Sominia Editore). Gli autori ne discutono con Lucia Monaco, Assessore alla Cultura della Città di Caserta e Antonella Palmieri, Architetto – Scrittrice. Si prosegue alle 19.30 con la presentazione del vitigno Galluccio a cura del Comune e della Fisar. La storia del vino Doc di Galluccio ha radici molto antiche; la prima testimonianza viene fatta risalire al 1429 ad opera del famoso umanista Giannantonio Campano, allievo del cardinale lacopo Ammannati. Questi scrisse proprio al cardinale una lettera in cui dichiarava quanto amasse il vino di questa zona e quanto fosse orgoglioso dei propri natali, visto che era originario di Cavelle, vicino Galluccio “Lì sono nato e quali siano i miei costumi ed il mio talento tè lo dirà questa dolce uva che ti mando”. A seguire degustazione con i vini delle cantine Fontana Falcone, Porto di Mola, Telare di Galluccio (CE). A chiudere la serata alle 20.30 il Concerto Jazz di Lello Petrarca Trio. Domani ci sarà la Presentazione del volume cuore ha una sola voce” di Gennaro del Prete. Intervengono Mario Senatore, Poeta, Renato Cocozza, Pittore e Francesco D’Alonzo, Associazione Costumi Campania Antica, Alle 19.30 la presentazione del vitigno Asprinio d’Aversa a cura della cantina Magliulo e della Fisar,Molte sono le ipotesi delle origini di questo “grande piccolo vino” come lo definì lo scrittore Mario Soldati. Fonti non ancora accertate raccontano di Louis Pierrefeu, cantiniere di corte di Roberto d’Angiò, il quale individuò nei dolci declivi vicino Aversa il suolo ideale per impiantare le viti capaci di assicurare alla corte normanna una riserva di spu mante sostitutiva dello Champagne. C’è invece chi lo associa al volere di rè Luigi ÕÃÃ di Valais il quale, giunto nella nostra penisola, importò dalla Francia una certa quantità di vitigni che, impiantati nelle terre del Casertano, produssero l’Asprinio. Anche la moglie di Gioacchino Murai, Carolina Bonaparte, pare ne rimase stupita tanto da scrivere una lettera al marito lodandone le pecurialità. Storia e leggende a parte, resta il fatto che l’Asprinio è uno dei vini più importanti di Caserta e provincia, per via delle spettacolari viti maritate ai pioppi (reminiscenze etrusche) e dell’aspetto organolettico distintivo e inconfondibile, caratteristiche notate ed apprezzate dai Borbon e. A seguire degustazione con i vini della cantina Magliulo, Frignano. Alle 20.30 Concerto Jazz con Onda Nueve String Quartet. Domenica il dibattito: “11 vino Pallagrello nelle terre di Carditello”. Intervengono Jolanda Capriglione, Presidente Centro Unesco Caserta e Giuseppe Chillemi, Vigne Chigi, Alle 19.30 la presentazione del vitigno Pallagrello Bianco e Nero a cura della cantina Vigne Chigi di Capua. “U pallarell” nome dialettale del Pallagrello, come tutti i vitigni campani pare sia stato portato dai Gr
eci; conobbe tuttavia il massimo splendore durante la seconda metà del XVIII secolo, sotto il regno di Ferdinando IV di Borbone, che giudicò le due tipologie dì Pallagrello (all’epoca chiamati piedimonte rosso e piedimonte bianco perché si pensava fossero originari di Piedimonte Matese) come le unione due varietà campane degne di figurare nella magnifica e famosa Vigna del Ventaglio di San Leucio di Caserta, un esteso vigneto a semicerchio con dieci raggi, destinati alle dieci varietà più prestigiose del Regno delle Due Sicilie, Qnesto vino non mancava mai sulla tavola dei pranzi di corte. A seguire degustazione con i vini dell cantina Vigne Chigi dì Capua, Alle 20.30 concerto Jazz con Leo Quartieri Quintetto. Saranno possibili anche le visite guidate con l’Associazione culturale NarteA (dalle 18 alle 20)