“La visita del ministro Grillo ha prodotto il suo primo effetto: fatti e non chiacchiere. Da anni denunciamo gravi carenze nell’organizzazione dell’assistenza all’ospedale Monaldi di bambini trapiantati. Una situazione
protrattasi in parallelo a un tasso di mortalità mai così elevato in una struttura che nel 2013 registrava una sopravvivenza a un anno dal trapianto del 92,3%, mentre a partire dal 2014 si è assistiti alla morte di tutti i bambini trapiantati tranne uno. Un centro di eccellenza non può, in così poco tempo e concomitanti problematiche di carenze organizzative e conflittualità interne, invertire a tal punto una tendenza, fino comportare la sospensione delle attività del Centro trapiantologico pediatrico cardiaco”. Così la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle e presidente della Commissionespeciale Trasparenza Valeria Ciarambino e la consigliera M5S e  componente della stessa commissione Maria Muscarà. “L’invio di questa mattina di ispettori da parte del ministero della Salute fa seguito alle nostre relazioni e alle nostre denunce. Lo scorso mese di aprile, con una delegazione di parlamentari, avevamo già evidenziato più di una criticità. Dalla mancanza di presidi pediatrici, a scene di bambini
trapiantati e immunodepressi ricoverati in stanze con anziani,
in assenza di spazi dedicati. Nei giorni scorsi il ministro
della Salute Giulia Grillo ha potuto constatare in prima persona
le reali condizioni del Monaldi, anche ascoltando le
testimonianze dei genitori dei trapiantati, che nei mesi scorsi
hanno fatto uno sciopero della fame perché fossero ascoltate le
loro istanze. Con un atto di assoluta responsabilità e mostrando
di avere realmente a cuore la salute dei cittadini, con
l’ispezione di oggi il ministero intende verificare se è
salvaguardata la sicurezza dei piccoli pazienti. Dando vita a
un’operazione verità che mira a verificare la congruità con gli
atti e le azioni che portiamo avanti da anni come Movimento 5
Stelle e come Commissione regionale Trasparenza”, proseguono
Ciarambino e Muscarà.