“Il Concerto 6.0”. Ecco il nome dello show-evento live che Nino D’Angelo portera’ in scena allo stadio San Paolo di Napoli sabato 24 giugno, occasione per festeggiare il suo compleanno (l’artista compira’ 60 anni il 21 giugno). Uno musica-111spettacolo in cui D’Angelo ripercorrera’ la sua carriera tra musica, cinema e teatro. “Mi piacerebbe che fosse una grande festa popolare, verace, dove divertirci tutti insieme, con un concerto ricco di canzoni che mi hanno visto crescere, a cominciare da quelle degli anni Ottanta”, dice D’Angelo. Il palco sara’ allestito in quella Curva B tanto cara a Nino, protagonista in uno dei suoi film piu’ amati. “Ho scelto lo stadio San Paolo perche’ per questo compleanno ho sentito l’esigenza di avere uno spazio grande, comunque un simbolo della citta’. Avrei dovuto fare un live in ogni vicolo di Napoli, o nel quartiere dove sono nato e cresciuto, per ringraziare il pubblico che mi segue da tanti anni ormai. Da qui la scelta dello stadio, senza dimenticare che io sono sempre “quel ragazzo della Curva B””. Un concerto, questo, dove Nino D’Angelo proporra’, accompagnato dal suo gruppo musicale, i momenti di una carriera lunga piu’ di 40 anni, partita dal quartiere di San Pietro a Patierno. Uno show dove le hit degli anni ’80 (“Nu jeans e na maglietta”, “Maledetto treno”, “Sotto ‘e stelle”) e degli anni ’90 (“Mentecuore”, “Nun te pozzo perdere”, “Carezza luntana”) si sposeranno con le canzoni degli anni successivi che hanno visto Nino D’Angelo maturare artisticamente, fino alla “svolta” sociale, etnica, cosi definita dalla critica (“Senza giacca e cravatta”, “Jammo ja'”, “Jesce sole”). Sul palco sono previsti anche ospiti a sorpresa, non necessariamente famosi: quelle figure che hanno accompagnato Nino fin dagli esordi e caratterizzato il suo percorso umano ed artistico. Il “Concerto 6.0” e’ l’inizio di un progetto che proseguira’ per tutto il 2017, culminando presto in un triplo cd che conterra’ il dvd dello stesso show al San Paolo; un disco di inediti, e uno con i maggiori “insuccessi di Nino D’Angelo”.