A Cura di Valentina Busiello:

Il MATT, il museo in muratura di armonioso pregio architettonico. Un Museo che e’ stato ristrutturato ed adattato. Il fine e’ quello di promuovere le attivita’ nel contesto Museo, attraverso visite e la promozione nel territorio, la citta’ di Terzigno, l’area Vesuviana.

Il MATT è l’acronimo di Museo Archeologico Territoriale di Terzigno. Non a caso e’ stato scelto poiche’ MATT vuole anche richiamare la funzione che aveva all’origine di mattatoio comunale.

Il Museo di Terzigno è stato realizzato grazie ad una convenzione sottoscritta tra il Parco Archeologico di Pompei, per gli affreschi, il Parco Nazionale del Vesuvio e il Comune di Terzigno per la gestione della struttura. Quindi la gestione del Museo e’ comunale. E’ popolato da molti giovani, studenti, i quali organizzano eventi culturali al fine di far conoscere il piccolo ma elegante gioiello museale, anche come un attrattore turistico – culturale del territorio Vesuviano. Il Museo e’ formato da due giardini laterali, dove ospita eventi all’aperto, premi, presentazioni libri, corsi di yoga, anche concedendo gli spazi ad enti e associazioni senza scopo di lucro, per organizzare le attività di volontariato.

La storia di Terzigno la “Cava Ranieri” dove veniva estratta la pietra lavica, i proprietari realizzavano una buona economia nella vendita della tipica pietra del Vesuvio. Dagli anni ’80 vennero alla luce i primi reperti, pezzi di affreschi, cocci di vasellame e cosi’ furono fermati i lavori di estrazione per consentire quelli di scavo al fine di riportare alla luce un prezioso patrimonio storico che oggi, seppur in minima parte, è stato riportato a Terzigno nel Museo Archeologico e anche con continui prestiti di opere, nelle prestigiose esposizioni mondiali, a testimoniare l’importanza storica e della bellezza di questi ritrovamenti.

Il Museo MATT si suddivide su due piani. Nel piano superiore ci sono diverse e spaziose sale, tra cui nella sala 1, destinata come sala didattica, ospita pannelli illustrativi, anche in lingua inglese, ed un grande schermo per le rappresentazioni visive, per gli studenti dalla primaria ai licei. E’ possibile organizzare le visite didattiche, con aperture straordinarie, prenotando presso la segreteria del Museo, anche via mail. Le scuole possono visitare gratuitamente il Museo e partecipano anche ad alcuni laboratori tematici grazie ad un dipartimento didattico, che ora si sta istituendo all’interno del MATT. Si apprendono le conoscenze sugli usi e i lavori dell’antica Roma, come anche, le pietanze dell’epoca, e la realizzazione delle pitture utilizzando le polveri naturali.

Nella rappresentazione illustrativa della Sala 1, c’è la descrizione dell’eruzione del 79 dopo Cristo, in cui c’è stata una sommersione totale di alcune citta’ dell’area vesuviana. Dagli anni 80, grazie agli scavi per l’estrazione della caratteristica pietra lavica vesuviana, sono state ritrovate tre maestose Ville romane venute alla luce nella cava, chiamata “Cava Ranieri”.

Nella Villa 1, dalla grandezza di circa 600 metri quadri, sono state ritrovate delle celle vinarie, dove trovavano posto i dolia, delle grosse anfore dove gli antichi romani le sotterravano per far si che i vini restassero freschi. Nella villa 2, sono stati trovati degli scheletri umani, delle monete d’argento ed altri preziosi reperti, spesso esposti nelle mostre di tutto il mondo.

Nella maestosa Villa 6, di circa 2600 metri quadri e riportata alla luce, sono stati rinvenuti diversi affreschi romani dell’epoca, dai colori pastello e raffigurazioni di storia e dell’arte, disegni romani, da personaggi, ai vasi, quadri, angolature, colonne, arcati e rappresentazioni anche esoteriche e divinatorie. Affreschi custoditi all’interno del Museo MATT, nel cuore della citta’ di Terzigno, dove e’ possibile visitarli ed apprezzarli. In alcuni di questi bellissimi e coloratissimi affreschi, ci sono diverse rappresentazioni, festoni, tamburelli, disegni di finestre con raffigurazioni di paesaggi, camere da letto maestose, giardini fioriti, dipinti da pittori professionisti dell’epoca e architetti prestigiosi di talento. Su molti affreschi sono rappresentate delle leggende storiche romane, e divinita’.

Nella sala 2 successiva, c’è la parte dell’oggettistica e del vasellame fittile, dalle anfore dalle diverse forme, per la conservazione al fresco dell’olio e del vino, a ciotole ed anfore a bocca larga per trasportare e conservare frutta, utilizzati per gli alimenti. Anfore dalla punta in giu’, infilate nei terreni per la conservazione degli alimenti al fresco.

Trovati tra i reperti, anche molte monete dell’epoca, uno specchio, una situla, e oggetti in argento, oltre che oggetti d’oro, le collane, bracciali serpentiformi, oggetti pregiati come le antefisse, poste sulla testata delle travi del tetto come ornamento di bellezza. Una zappa dell’epoca, un gocciolatoio, la falce, tutti pezzi millenari scavati a Terzigno.

Nella sala 3 successiva, ci sono altri tipi di affreschi, anche questi riportati alla luce dalla Villa 6, con le diverse rappresentazioni, ed angolature particolari, il piu’ delle volte i disegni raffigurati che si ripetono. Dipinti con caldi colori pastello. Enormi disegni di colonne, personalita’ romane femminili, ancelle, volti. In molti dipinti di affreschi si individuano disegni di spazi aperti senza tetto, come un ambiente a cielo aperto.

Nella parte inferiore del Museo MATT c’è una sala spaziosa dove viene ospitato un prestigioso affresco  dell’era romana. Il Larario, posizionato nella cucina dei romani con la funzione di un “altarin” dove il padre di famiglia poteva celebrare una donazione con l’offerta di uova e cibo bruciato come racconta una leggenda esoterica, benaugurale per tutta la famiglia e di prosperita’.

Al piano terra del Museo MATT, troviamo gli uffici, un’aula studio per studenti universitari dedicata al Maestro Agostino Palomba, uomo di grande cultura e di multiforme ingegno, gestita dal Forum dei Giovani di Terzigno.

E’ stata concretizzata di recente una collaborazione con la Facolta’ di Architettura dell’Universita’ di Napoli, Federico ll, per uno studio sulle case con tetto a forma di cupola, caratteristica costruzione abitativa del comprensorio Vesuviano e di Terzigno in particolare.

Altre novità sono che all’interno della struttura è stato realizzato un caffè letterario di prossima inaugurazione e presto potrà essere realizzato un ulteriore ampliamento portando nelle sale del MATT altre bellissime porzioni di grandi pareti affrescate, per riprodurre una stanza completa della villa 2.

Si ringrazia il Direttore del MATT e l’ufficio stampa Lucio Canzanella per un viaggio all’interno del Museo, ex Mattatoio.